NEWS
Alice nel paese …
La guerra è un fallimento, non una risoluzione.
Uno scenario grottesco
quello degli scacchieri
della guerra rimbecilliti
dall’illusione del potere.
Marionette di un meccanismo
inconsapevole che non sanno
interrompere e invertire
in un dialogo d’amore
e di condivisione.
Invertebrati schiavi dell’orrore
maciullano sotto il fuoco
delle bombe corpi di uomini
e di donne, mentre ai bambini
negano i sogni delle fiabe.
Senza visioni e senza pace
avrete l’illusione di governare
il mondo e misurarne il Tempo.
Scendete in piazza e fatevi
vedere, perché non siete
umani ed il cuore avete
rinnegato.
“Trasparenze” Sinossi poetica di Elena Opromolla
Uno scenario davvero vergognoso ogni giorno viene offerto ai telespettatori da due anni a questa parte che mostra le conseguenze sulla popolazione civile dei bombardamenti in Ucraina e in Medio Oriente.
Uno scenario grottesco e terribile che dimostra e che mostra l’irreale realtà della guerra oggi ai confini del continente europeo. Dopo gli orrori del nazismo e la fine dell’ultimo conflitto mondiale l’Europa ha ricostruito il proprio tessuto urbano ed economico, cercando di assicurare una pace duratura ai popoli che la compongono. Siamo vissuti nella certezza illusoria che mai e poi mai si sarebbero verificati i macabri accadimenti che hanno traviato il nostro continente e l’Italia stessa dal 1940 al 1945.
Nelle scuole nell’ambito della pedagogia dell’Educazione Civica, all’Olocausto è stata dedicata la Giornata della Memoria ed i film che trattano la Shoah hanno puntualmente evidenziato ogni anno l’assurdità delle leggi razziali, espressione del potere nel suo incedere diacronico. Oggi, come in tutte le epoche che ci hanno preceduto, il potere si serve della guerra come strumento di offesa e prevaricazione, rimbecillito dall’illusione del possesso e della durata. Il potere non ha memoria della sua fine, della sua decadenza, della sua pochezza, per questo riemerge dalle ceneri ed illude chi da esso è affascinato. Il potere ha inoltre la pretesa di gestire, pilotare e controllare le persone, trasformandole in bersagli durante i conflitti attuali. Il potere non ha riguardo alcuno per l’essere umano, portatore di valori, emozioni e sentimenti.
Chi ricorre alla guerra come risoluzione dei conflitti dimostra che l’uomo si comporta con i suoi simili al pari di un predatore e come tale non può essere definito essere umano. Possibilità reale di abolire i conflitti bellici o utopia? Fino a quando si concepirà la guerra come una strada da seguire nelle controversie tra gli Stati non potremo parlare di progresso effettivo, ma solo di evoluzione tecnologica.
Arte
Sabato 18 Gennaio, serata Post Punk e Open Microphone,
Continua l’appuntamento culturale-musicale, a cadenza settimanale, unico nel suo genere ad Avellino, presso l’Associazione Culturale Sonic Muse ETS. Questa volta volta, la serata sarà a base di musica Post Punk, New Wave e Dark. Le persone avranno la possibilità di approfondire un filone musicale introspettivo e coinvolgente che ha marcato profondamente il panorama musicale dalla fine degli anni settanta alla seconda metà degli anni 80.
L’atmosfera dell’evento sarà forgiata dall’ascolto dei dischi degli storici gruppi di tale avanguardia musicale, quali Joy Division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, The Sisters of Mercy, Bauhaus, Talking Heads, Depeche Mode ecc.
Seguirà l’Open Microphone (Microfono Aperto) introdotto per la prima volta ad Avellino dall’Associazione Culturale Sonic Muse Ets.
L’open Microphone è rivolto a tutti, sia ai professionisti che agli amatori, infatti durante la serata, tutti avranno la possibilità di esibirsi sul palco della Sonic Muse, con una performance artistica (musicale, poetica, teatrale ecc.). Alla Sonic Muse, chiunque abbia qualcosa da dire, che sia una poesia o una canzone nel cassetto, ad esempio, diventa protagonista della serata, essendo libero di esprimere la sua vena artistica. La Sonic Muse è anche un bar per i soci, essendo un circolo Arci, ma a differenza di molti altri locali avellinesi, ove si può solo consumare, vuol esser un punto di riferimento per veri artisti e per veri amanti della cultura e dell’arte. E’ un luogo dove le persone possono interagire tra di loro e arricchirsi culturalmente. Anche il design, studiato ad arte, si contrappone al tipico locale bianco e spersonalizzato, senz’anima, tipico di questi tempi.
Gli eventi principali che si svolgono nella Sonic Muse sono svariati: presentazione libri, English speaking meeting (rivolto a chi vuole praticare la lingua inglese), open microphone, recitals, rappresentazioni teatrali, conferenze stampa, promozioni musicali e letterarie (singoli, dischi, libri) e concerti.
Alla Sonic Muse Ets, che come abbiamo già detto è un circolo Arci, il tesseramento, previa approvazione dell’amministrativo, è obbligatorio. La tessera Arci ha un costo di soli 10 euro annui ed è valida in tutti i circoli Arci d’Italia. Inoltre con la tessera Arci, si ha diritto a una scontistica molto vantaggiosa e che comprende diverse sfere (cinema, teatro, tatuaggi, ristorazione, farmacia, fumetteria, quotidiani, riviste etc.), ad Avellino. Gli sconti per i soci Arci continuano poi in tutt’Italia per quanto riguarda cinema, teatri, musei, siti archeologici, campeggi, vacanze, turismo ecc.
Infine, ricordiamo che tutti gli eventi sono sempre pubblicizzati sui Canali Social della Sonic Muse e sul Portale Arci.
Libri
Avellino Letteraria, ospite Giancarlo Guercio
Per l’ultima serata della rubrica Avellino Letteraria, l’autore Giancarlo Guercio ha presentato il suo testo “Limen e Meta”. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
moda
“Miuccia Prada: Tradizione, Innovazione e Femminilità”
L’affermarsi del marchio Prada si deve al grande Mario Prada, nonno di Miuccia, che già a partire dal 1913 fonda insieme al fratello Martino una boutique di pelletteria in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con l’insegna ‘’Fratelli Prada’’. Il negozio ebbe da subito un grande successo e divenne fornitore della Real Casa Savoiarda dopo la fine del primo conflitto mondiale; gli anni d’oro subirono un rallentamento a seguito della forte crisi finanziaria, economica e sociale dovuta alla Seconda Guerra Mondiale e, alla morte di Mario Prada la gestione degli affari di famiglia passa nelle mani di Miuccia Prada, che trasformerà l’azienda in un colosso mondiale della moda e del lusso.
Chi è Miuccia Prada?
Miuccia Prada, nasce a Milano il 10 maggio 1948, con il nome di Maria Bianchi, il cognome Prada lo eredita dalla zia Nanda per continuare a gestire gli affari e le azioni familiari. Donna ribelle e rivoluzionaria si distacca sin da subito dagli ambienti tradizionalisti del tempo e dalle idee cattoliche impartitole sin da piccola dalla sua famiglia. Laureata in scienze politiche all’Università statale di Milano, prende parte al partito comunista italiano e anima il circolo dell’Unione Donne Italiane, battendosi da sempre per i diritti delle donne. Nel 1977 incontra il suo futuro marito Patrizio Bertelli, un connubio che darà vita ad un nuovo modo di fare moda, dalla loro unione, nascono due figli, Lorenzo e Giulio.
La crescita del marchio Prada:
Il 1983, segna la nascita del Green Store, avviene l’apertura del secondo negozio in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ciò che caratterizza il marchio è il verde Prada che accompagna l’estetica dei negozi. Nel giro di poco tempo i Green Store verranno aperti a New York, Madrid, Londra, Parigi e Tokyo.
Nel 1993 prendono vita tre importanti progetti del fenomeno Prada;
nasce il marchio Miu Miu, un nome che ne deriva dal soprannome stesso attribuito a Miuccia, una linea d’abbigliamento femminile pensata per donne audaci, che amano osare e che si contraddistinguono per una spiccata sensualità provocatoria.
Il secondo progetto è la nascita del Menswear, viene presentato il monocrome look, uno stile minimalista, dai colori scuri, in opposizione allo stile eccentrico e massimalista degli anni ’80. L’esagerazione e l’ampollosità si scontra con un gusto semplice e funzionale, privo di elementi superflui.
Il terzo progetto è l’apertura di PradaMilanoarte, ciò che si trasformerà successivamente nella Fondazione Prada.
Nel corso del tempo avverranno tante altre aperture di negozi, come gli Epicentri, negozi del futuro, un tessuto reticolare di punti vendita che diventano la miscela di eventi culturali e comunicativi attuati con lo spettatore-cliente. Il negozio diventa un’esperienza multisensoriale, confacente ai nuovi progressi culturali, non solo un luogo dove si compra o si vende, nasce un nuovo modo di immaginare gli spazi del commercio.
Miuccia Prada approda anche al Metropolitan Museum di New York nell’anno 2012 in occasione della mostra ‘’Schiaparelli Prada: Impossible Conversations’’. Una mostra dedicata a due donne che hanno contribuito alla nascita di una moda nuova, fuori dai concetti, sempre all’avanguardia, e che affrontano seppur in maniera e in epoche diverse le stesse tematiche.
Oggi il Gruppo Prada possiede Miu Miu, Church’s, Marchesi, Luna Rossa e Car Shoes. Si impegna nella moda sostenibile, crea fusioni tra arte e moda, le collezioni sono distribuite in più di 70 paesi attraverso ben 612 negozi.
Articolo scritto da: Fortuna Addivinola
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Musica
Valerio Rossi: connessione tra generazioni
Ciao Valerio, quando hai deciso di intraprendere la carriera musicale, come ti sei avvicinato alla musica?
Ciao ragazzi e grazie infinite per avermi qui, seguo molto il vostro progetto e vi faccio i miei più sinceri complimenti!
Classe 1986 il mio viaggio nella musica inizia fin dagli anni 90’, prima con lo studio della chitarra e poi con la musica elettronica e urban!
Per caso ho trovato nella stanza di mio fratello un vecchio campionatore della Yamaha, è stato amore a prima vista, da qui il mio percorso è stato segnato dall’essere cresciuto nel quartiere Montesacro di Roma, all’epoca molto prolifico dal punto di vista artistico e musicale. Fu impossibile non provarci
Parlaci di quando sei partito da Roma per andare a Milano e tentare di farti strada nel mondo della musica
In realtà arrivo a Milano dopo un lungo giro, prima ho vissuto e studiato a Londra dal 2011, dove ho avuto l’onore di far parte dello staff del celebre SAE instituite, scuola nella quale ho finito i miei studi in ingegneria del suono.
Sono stato per anni un DJ e Produttore abbastanza affermato insieme al mio amico e socio storico Federico De Marinis, con il quale abbiamo un DUO musicale da ormai 20 anni!
Poi per una serie di scherzi del destino sono approdato a Milano dove ho aperto la mia scuola PHONICA SCHOOL nel 2016.
Hai lavorato con nomi importati della scena Urban Italiana, cosa ti ha spinto a passare dall’elettronica al rap?
In realtà l’elettronica rimane da sempre
il mio genere di riferimento, ma avendo tanti amici di vecchia data divenuti artisti importanti della scena urban è capitato spesso di collaborare con loro.
Immagina che, il mio socio storico è fratello di Lauro.
Entrambi, seppur spesso facciamo delle piccole escursioni nei generi rap e trap, siamo comunque stabilmente impegnati nella musica dance ed elettronica poiché è sicuramente la scena che più ci appartiene.
Ad un certo punto sei andato via da Londra, cosa ti ha lasciato l’esperienza Londinese?
Londra è stata sicuramente l’esperienza più importante della mia vita, un vero spartiacque che mi ha formato umanamente e professionalmente.
Sono arrivato lì dopo essermi laureato, e avendo da poco superato un adolescenza a dir poco movimentata, Londra mi ha dato modo di diventare veramente un uomo, prima che un artista ed un professionista.
Amo la cultura londinese, fonte continua di ispirazione e stimolo. Anche se dopo la Brexit, oggi, le cose sono un po’ cambiate consiglio a tutti i giovani di trascorre un pezzetto di vita lì.
Tieni molto ai giovani, alla loro formazione proprio nell’ambito della musica tanto da aprire scuole di musica elettronica, parlaci del tuo progetto ‘’ Phonica School’’
Il rapporto con le nuove generazioni è per me fondamentale, lo vivo sia come un piacere che come un vero dovere.
Si parla tanto di generazioni perse, ma in realtà è l’opposto. I ragazzi di oggi, nonostante le incertezze che vivono, sono molto più avanti di quanto lo fossimo noi alla loro età. Il problema secondo me è quello di ristabilire una connessione tra le generazioni, Phonica serve anche a questo. Siamo una scuola dove studenti di varie età si incontrano e condividono, seppur con le loro differenze culturali e di vissuto, un sogno e un percorso comune. Questo aiuta molto i giovani a diventare grandi ma anche i grandi a rimanere giovani.
Ad oggi abbiamo l’onore di avere due sedi, una a Milano ed una a Roma, più un canale YouTube molto seguito che ci sta aprendo a tutta Italia. Penso che ne vedrete delle belle
I tuoi impegni sono davvero tanti, riesci a trovare il tempo da dedicare a qualche hobby ?
Non è semplice, ma talvolta me lo impongo perché una vita senza passioni oltre il lavoro secondo me può essere nociva.
La mia fortuna è che il mio lavoro è anche una immensa passione per cui questo mi aiuta spesso a trovare rifugio in quello che faccio quotidianamente.
Oltre a quello, sono un folle amante del mare, per cui come posso cerco di viverlo, anche d’inverno, è per me fonte di immensa ispirazione.
Da poco un figlio, cosa ti auguri per lui?
L’arrivo di mio figlio è stato ovviamente dirompente, la gioia più grande e profonda che io abbia mai provato. Ma porta ovviamente con se tanti cambiamenti e responsabilità, per cui piano piano sto cercando di far quadrare il tutto.
Per lui mi auguro di essere sempre libero, nel senso più puro del termine!
Viviamo in una società che ci impone etichette e modi di vivere che spesso diventano pericolose gabbie. I social hanno reso tutto questo ancora più forte, spero che lui abbia la forza e l’intelligenza di amarsi e rispettarsi per come veramente è, rinnegando modelli imposti.
È quello che di sicuro oggi auguro ad ogni giovane, vivere una vita ricca di passioni, inseguendo quello che veramente si ama.
Hai ancora un sogno nel cassetto da voler realizzare, se si, quale?
Non si smette mai di sognare, altrimenti si muore.
Ovviamente i miei sogni di oggi sono in parte anche quelli legati a mio figlio.
Ma avendo così tanti progetti ai quali lavoro, soprattutto quelli con il team della scuola, la mia vita è un continuo sognare haha.
Sicuramente vedere Phonica crescere a livello nazionale e internazionale è uno dei miei più grandi sogni.
Avendo poi da poco iniziato un nuovo progetto musicale con Federico, produciamo techno sotto il nome NØNE, sicuramente molti dei miei sogni ricadono qui.
C’è qualcosa che dovrebbe cambiare nel panorama Italiano musicale, dove ormai il genere prevalente sembra essere il rap?
Credo che il panorama italiano ha molto da offrire, il problema è secondo me è di come viene gestita l’industria musicale!
Sono discorsi ormai lontani nel tempo, ma se non si investe in qualità solo in numeri purtroppo non si va lontano!
Il mondo va velocissimo, e la musica ancora di più, se non troviamo modo di dare vero valore ai progetti musicali, facendoli durare nel tempo, diventeranno sempre meno quelli disposti ad investire.
Anche i social che sono un enorme opportunità rappresentano congiuntamente un grandissimo pericolo, perché spostano ancora più l’accento sull’immagine e non sulla sostanza.
Le etichette hanno investito tanto nei talent, che sono stati anche un esperienza interessante all’inizio, ma questo ha accentuato ancora di più il carattere effimero di molti progetti artistici. E non scordiamo l’IA che avanza spietata.
Quindi se posso dare un consiglio a noi che amiamo la musica quello è solo uno, investire in qualità e contenuti perché questi possono durare nel tempo.
Valerio Rossi: connessione tra generazioni
Nuove uscite Musicali
Angelo: Costruendo forza e sensibilità attraverso la musica
Ciao Angelo, grazie per essere qui con noi oggi! Per cominciare, raccontaci di te!!!
Ciao a tutti ragazzi! È sempre difficile parlare di se stessi in poche righe. Sono un ragazzo del ‘94 che ha da poco finito gli studi magistrali in Economia e che da 10 anni lavora come immagine in discoteca. Quest’ultimo ruolo, in particolare, mi ha aiutato ad abbattere la mia timidezza e le mille paranoie che da piccolo mi impedivano di accettarmi per via di qualche chiletto in più. Ho tanto lavorato sul mio corpo e sulla mente costruendo spalle forti per le battaglie più grandi che la vita presenta, dentro di me è rimasta una parte sensibile e disincantata che ritrovo nel momento in cui scrivo qualcosa. E quando riesco a ritrovare quella parte mi sento davvero completo. Vivo sperando che quei sentimenti, quelle parole, quegli accordi possano, un giorno, arrivare a più gente possibile.
Poi potresti raccontarci qualcosa del tuo nuovo singolo “Filo Rosso”? Qual è l’ispirazione dietro questa canzone?
“Filo Rosso” è la canzone di un amore ritrovato. Sono figlio di due genitori separati che però, piuttosto che dimezzare il loro quantitativo d’affetto nei miei confronti direi che l’hanno moltiplicato (con il risultato di avermi straviziato lo ammetto 😂) e da questa situazione ne sono uscito distrutto. Ho sempre considerato gli amici come la famiglia che scegliamo e, dopo la fine del rapporto tra le mie due migliori amiche, sono tornati a galla tutti i fantasmi della separazione tra i miei. Dopo sei mesi però, calmate le acque, è tornato il sereno tra loro nonostante oggi non stiano insieme. Quel momento così intenso però mi dato l’input di tornare di corsa a casa e scrivere di quanto avevo vissuto.
Il titolo “Filo Rosso” è molto evocativo. C’è una storia particolare dietro questo titolo? Cosa rappresenta per te?
Si rifà alla leggenda secondo la quale ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati e credo che in un modo o nell’altro loro lo siano.
Come è stato il processo creativo di “Filo Rosso”? Hai incontrato qualche sfida particolare durante la produzione?
Credo di averla scritta in non più di 15 minuti. Quando senti che arriva l’ispirazione tutto viene da sé. Da giorni risuonava nella mia testa una determinata sequenza di accordi ma mancavano le parole. Sono arrivate poco dopo
Quali sono le reazioni che speri di ottenere dai tuoi fan con questo singolo?
Cerco di raccontare storie di vita vissuta e sensazioni che provo in prima persona. Mi rendo conto che oggi le tendenze musicali vadano verso altre strade. Oggi la maggior parte dei ragazzi che si avvicinano a questo meraviglioso mondo lo fanno più per un ipotetico guadagno che per un messaggio. Vorrei partire da quest’ultimo per arrivare a più persone possibili.
Parlando di futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali? Hai in programma di pubblicare un album o altri singoli a breve?
Ho molti brani ancora inediti chiusi nel cassetto che, al momento giusto farò uscire. Fino ad oggi ho fatto tutto da indipendente, spero che qualcuno possa abbracciare il mio progetto e fare un bel po’ di strada insieme.
Come vedi la tua evoluzione artistica nei prossimi anni? Quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato?
Ho sempre l’immagine di me in macchina in coda al semaforo e qualcuno che si affianca cantando a squarciagola qualche mia canzone. Credo che questo sia già un bello step da raggiungere. Fino ad oggi le ho sempre cantate con le persone a me vicine ma, quando arrivi al cuore e alle testa di qualcuno che non conosci credo sia il massimo.
Grazie mille per il tuo tempo, Angelo! Vuoi lasciare un messaggio ai lettori di Plus Magazine e ai tuoi fan?
Vi ringrazio per la bella chiacchiera e per avermi dato la possibilità di farmi conoscere. Un bacio!
Link al suo ultimo brano! Filo Rosso
Politica
Considerazioni sul terzo mandato
La legge per consentire il De Luca ter. rischia la bocciatura dell’Avvocatura dello Stato, occorrono alcune considerazioni sul terzo mandato.
Politica e dintorni – “Questo terzo non s’adda fare”, Alessandro Manzoni sarebbe l’auto vista re più adatto per descrivere l’attuale situazione politico amministrativa della Regione Campania.
Il Presidente in carica Vincenzo de Luca sta cercando di creare i presupposti per assicurarsi quantomeno la possibilità di potersi ripresentare alle prossime elezioni regionali a settembre 2025, possibilità non perseguibile allo stato dei fatti visto il limite vigente che limita a due i mandati consecutivi, limite che però può essere rimosso con l’adozione di una legge approvata dal Consiglio regionale stesso, ed è qui che casca l’asino per De Luca.
Come spiega Nicola Viceconte, docente di Diritto pubblico all’Università della Tuscia “La Regione Campania ha legiferato partendo dal principio che il vincolo sul terzo mandato non fosse auto-applicativo. Sul modello del Veneto. Tuttavia, l’avvocatura dello Stato rileva che nel 2009, la Campania stessa aveva fatto una legge elettorale nella quale – in un articolo – viene espressamente detto che vengono applicate tutte le leggi vigenti. Dunque, anche la legge del 2004 nella quale viene sancito il vincolo dei mandati.”
In più Lo Stato, nel 2004 ha posto un principio fondamentale: le regioni devono prevedere che ci sia un limite ai mandati. Nel farlo, hanno un margine, di qui il rinvio alla legge regionale. La Regione, ad esempio, può stabilire che ne basta solo uno. Oppure, può stabilire che il presidente possa fare due mandati, purché completi. Ma, nella sostanza, non si può disapplicare il principio generale. Tanto più che si tratta di una competenza esclusiva dello Stato.
Situazione simile li si ritrova in Veneto dove il Presidente Luca Zaia alla scadenza del secondo mandato è deciso più che mai a ricandidarsi e minaccia gli alleati del Governo nazionale di voler correre da solo anche in caso di parere contrario, ricordando come in Parlamento siedano sugli stessi scranni le stesse persone da 30 anni.
In parole povere la gerarchia delle fonti del diritto deve essere rispettata, ed è qui che oltre alla mera questione giuridica bisogna tenere in mente la questione morale in quanto una donna o un uomo che prestando il servizio alla patria esercitando le funzioni assegnatele giura sulla Costituzione stessa e sulle leggi in essa contenute, la democrazia deve essere rispettata senza esitazione.
Psicologia
ARTICOLO 18 MISOFONIA
Ben ritrovati con “SorprendenteMente” la nostra mini-rubrica di psicologia che anche quest’oggi tratterà un argomento, a mio avviso, molto interessante. Parleremo della misofonia che , a quanto pare, risulta sconosciuta a molti. Il termine deriva da misos” (μῖσος), che significa “odio” e “fonos” (φόνος), che vuol dire “suono” o “voce”. È un argomento attualmente molto dibattuto in quanto è accompagnato da numerosi dubbi che, allo stato, non hanno consentito la sua classificazione tra i disturbi acustici. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta. Il termine è stato coniato nel 2001 dal gruppo di lavoro di Pawel Jastreboff che lo riferiva a “pazienti che reagivano negativamente solo verso determinati suoni e non riportavano miglioramenti quando trattati come iperacusici (Jastreboff & Jastreboff, 2014)” il che pose l’accento sull’importanza della reazione avversiva che i soggetti avevano nei confronti della fonte. La misofonia, infatti, presenta una notevole reazione emotiva che, in risposta a determinati stimoli uditivi, si accompagna a rabbia, disgusto, tristezza, ansia o altro ancora, come reazioni fisiche che comprendono sudorazione, rigidità muscolare o perfino tachicardia. In pratica, il suono funge da “trigger”, mentre la reazione emotiva, legata alla valutazione soggettiva, è condizionata dai vissuti del soggetto, nonchè da una personale attribuzione di significato legata anche a fattori come la cultura e le credenze.
I trigger più comuni sono:
- I suoni cosiddetti “orali” quali il masticare, sorseggiare o succhiare da una cannuccia, sgranocchiare cibi croccanti, digrignare i denti ecc
- Le voci con particolari caratteristiche come quelle dal tono nasale, ovattato o sibilante, oppure i canti stonati ed i vocalizzi, soprattutto se ad uso intercalare, che comprendono “ah!”, “eh!”, “oh!” ecc.
- I suoni nasali, come respiri profondi, fischi nasali, il russare, il respiro congestionato, starnuti e il “tirare su” con il naso.
- I suoni degli animali come l’abbaiare dei cani e/o il latrare, il cinguettio degli uccelli, il gracchiare delle rane, il piagnucolare di cani e gatti ecc.
- I suoni emessi con i movimenti del corpo, come per esempio: lo scrocchio delle articolazioni ome per esempio quello delle dita o del collo, il rumore emesso dalle unghie che per esempio battono su un tavolo o il rumore dei tacchi
- I suoni emessi dai bambini piccoli, come urla, pianti balbettii, verbalizzazioni costanti
- I suoni ambientali, come: il fruscio della carta o lo strappo della stessa; il rumore delle stoviglie che stridono nel piatto o che si scontrano, i suoni delle tastiere dei cellulari eo le suonerie ecc. i clacson, il volume elevato della tv e/o della radio, ecce cc.
Alcune ricerche, come quella recente effettuata dall’Università di Newcastle, hanno constatato che coloro che soffrono di misofonia presentano dei cambiamenti nella struttura del lobo frontale e nella stessa attività cerebrale ove i meccanismi di controllo emozionale forniscono terreno fertile per sovraccarichi dell’attività al momento dell’esposizione al trigger comportando una risposta psicologica amplificata con tanto di sintomatologia fisica. Il livello di vigilanza psicologica verso i suoni “scatenanti” è iperaccentuata e comporta una diminuzione di tolleranza parallela all’attivazione di processi iperacustici e iperattivazione neurovegetativa
Va da sé che la cosa si rifletta in modo negativo sulle aree relazionali: in ogni caso, se qualcuno vi chiede di abbassare il volume, accontentatelo.
Ricette
Capodanno: un nuovo inizio con la ricetta delle Lenticchie alla Contadina
Sulle tavole degli italiani, durante la Vigilia di Capodanno, c’è un piatto che non può mancare: le lenticchie alla contadina, scopriamo insieme la ricetta!
Salute
Fibromialgia: un approccio multidisciplinare per il benessere
La fibromialgia è una condizione complessa e spesso misconosciuta,che influenza profondamente la vita quotidiana di chi ne è affetto. La letteratura scientifica più recente indica l’importanza di un approccio integrato per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Salute – In collaborazione con la Dott.ssa Giusy Della Cerra
La fibromialgia (FM) o sindrome fibromialgica (SFM) è una condizione dolorosa cronica, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso e sintomi extra-scheletrici a carico di numerosi organi e apparati. Il dolore non è di tipo articolare, ma interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni tendinee, i legamenti e i tessuti periarticolari. La diagnosi può essere formulata sia con i vecchi criteri classificativi del 1990, che richiedono la presenza di dolore muscolo-scheletrico diffuso da almeno 3 mesi e la positività di almeno 11 trigger points sui 18 previsti, sia con i più recenti criteri diagnostici formulati dall’American College of Rheumatology (ACR) nel 2010, basati sui sintomi extra-scheletrici, quali disturbi del sonno, della concentrazione, facile affaticabilità, disturbi d’ansia e depressivi. La FM risulta infatti essere la terza malattia reumatica per diffusione nel mondo, ha tassi di prevalenza che aumentano con l’età dei soggetti, (il picco è osservato nel gruppo di età compreso tra i 40 e i 70 anni) e colpisce maggiormente il sesso femminile, con un rapporto maschi/femmine di 1:9. All’origine di tale sindrome contribuirebbero sia fattori biologici (genetica, bassa soglia del dolore, alterazioni neuroendocrine, cambiamenti ormonali, anomalie del sonno, genere) sia fattori psicologici e socioculturali. Inoltre, numerose situazioni ambientali inducenti ansia e stress sono state chiamate in causa come possibili fattori scatenanti la malattia. Oltre al dolore cronico diffuso, i pazienti affetti da FM riferiscono una sintomatologia varia, che può differire molto da soggetto a soggetto, quale: rigidità articolare presente soprattutto al risveglio mattutino, sensazione di gonfiore di dita,mani e ginocchia,parestesie agli arti,sensazione di instabilità e barcollamento posturale, alternanza di stipsi ad alvo diarroico,cistiti e candidosi frequenti,disfunzioni sessuali, disturbi del sonno,difficoltà di concentrazione,attenzione,perdita di memoria, cefalea e dolore facciale. All’esame obiettivo o ai controlli radiologici e di laboratorio, non si riscontrano alterazioni significative, motivo per il quale spesso i pazienti fibromialgici vengono considerati non affetti da alcuna reale patologia. Familiari, amici e spesso lo stesso medico di famiglia possono dubitare dell’esistenza di un disturbo, contribuendo ad alimentare, nel paziente, vissuti di isolamento, senso di colpa e rabbia. Il trattamento della fibromialgia è multidisciplinare, non standardizzato e basato su farmacoterapia integrata con trattamenti non farmacologici. La terapia farmacologica può dare risultati soddisfacenti, nonostante solo una percentuale di pazienti risponda in modo efficace al trattamento. Gli obiettivi del trattamento farmacologico sono la riduzione del dolore e dei sintomi associati e il miglioramento della qualità di vita. Tali obiettivi, tuttavia, sono raggiungibili soltanto attraverso un approccio che integri il farmaco, la psicoterapia e/o un percorso riabilitativo. La Federal and Drugs Administration ha approvato, finora, 3 farmaci (pregabalin, duloxetina, milnacipran) con l’indicazione per il trattamento della FM, mentre l’European Medicines Agency non ne ha approvato alcuno. Il trattamento farmacologico in Italia è sostanzialmente off-label, ossia fuori indicazione, non essendoci alcun farmaco approvato per il trattamento di questa problematica. Numerose sono le strategie che si possono attuare per fronteggiare il dolore cronico: innanzitutto l’educazione della persona e del proprio ambiente familiare sulle caratteristiche della malattia è il primo passo da compiere, infatti diventando esperti della malattia si ha maggiore possibilità di controllo su di essa, imparando a sentirsi meno limitati nello svolgimento di tutte le attività di vita quotidiana e oltre.Il 60-90% dei pazienti ha disturbi del sonno: si è visto che un sonno ristoratore è molto importante al fine di controllare molti sintomi della fibromialgia. A questo proposito la respirazione diaframmatica può essere un valido aiuto nel favorire il sonno, in quanto induce uno stato di rilassamento psico-fisico dell’organismo,riducendo le tensioni muscolari,favorendo serenità e tranquillità.Il consumo di alcol,caffeina,nicotina,teina, un pasto serale abbondante possono inficiare la qualità del sonno; è quindi consigliabile una cena leggera a basso contenuto proteico,ricca di verdure e carboidrati. In generale una dieta equilibrata che permetta di tenere sotto controllo il peso corporeo, evitando un aumento ponderale è raccomandato al fine della gestione dei sintomi del dolore cronico. L’esercizio fisico deve essere individualizzato e divenire parte integrante della quotidianità: una moderata attività fisica aerobica unita ad esercizi di allungamento muscolare sono utili nel controllare la sintomatologia dolorosa. Inoltre attività come lo yoga possono migliorare la capacità aerobica, la forza muscolare,l’equilibrio,la flessibilità del corpo e la qualità della vita. Piuttosto che cercare di eliminare,evitare ciò che è spiacevole come appunto il dolore cronico, bisogna favorire un atteggiamento di accettazione radicale, funzionale e investire energie e risorse verso ciò che è utile e positivo per la persona.