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Omaggi: Arriva il terzo appuntamento al Club Napoli
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Ginevra Srl: Passione, Serietà e Qualità
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Napoli Fermata Mistero
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Ho visto Maradona
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Alice nel paese …

L’Amour
L’Amour

L’Associazione Musicale “Igor Stravinsky” di Manocalzati immortala la festa di San Valentino attraverso una carrellata di brani musicali scritti per celebrare l’Amore: unica energia inesauribile che dà senso alla vita.

Il 14 febbraio 2025 alle ore 17,30 circa presso la Sala delle Arti in Via Provinciale nr. 89 di Manocalzati, a meno di un chilometro dal Comune di Atripalda, si è tenuto il concerto per soprano, clarinetto e pianoforte, intitolato “L’Amour…”, organizzato dall’Associazione Musicale Igor Stravinsky, nell’ambito del programma musicale annuale denominato “Innamorati della Musica”. 

La festa dedicata agli innamorati è stata allietata da un repertorio ricco e variegato i cui brani sono stati scelti tra quelli di F. Schubert, G.Fauré, G.Verdi, G.Rossini,C. Kreutzer, J. Horovitz, G. Gershwin, A. Piazzolla, F,.P. Tosti e G.Lama.

Nadia Testa, Direttrice Artistica dell’Associazione Igor Stravinsky, cura da anni la rassegna musicale che riscuote grande successo di pubblico in un ambiente caldo ed accogliente che concilia i desideri di pace, di riflessione e di condivisione di chi vi partecipa fedele da anni.

La soprano Marilena Gaudio ha presentato ed interpretato i vari brani con intensa partecipazione, tenendo desta l’attenzione dei presenti che hanno vissuto la serata in lietezza e serenità.

Giacomo Piepoli al clarinetto ha deliziato il pubblico attraverso uno strumento a fiato particolarmente delicato e complesso. La sua maestria è emersa attraverso l’interpretazione dei vari e numerosi brani, traducendo in note le innumerevoli voci della Natura.

Flavio Peconio al pianoforte ha accompagnato con soavità la soprano ed il clarinetto, sostenendo tutti i testi musicali, come elemento  strumentale indispensabile ad esprimere la bellezza delle composizioni degli artisti immortali ed universali selezionati per la serata.

Tutte le info relative ai futuri eventi sono presenti sul sito www.associazionestravinsky.it

@riproduzioneriservata

Elena Opromolla

DonnexStrada
DonnexStrada
Pucundria
Pucundria
Pasquale Luca Nacca e il Movimento “Insieme per Avellino e l’Irpinia”
Pasquale Luca Nacca e il Movimento “Insieme per Avellino e l’Irpinia”

Arte

Pablo Picasso: il genio della modernità.

Pablo Picasso, nasce a Malaga, in Spagna nel 1881; probabilmente uno degli artisti più influenti e riconosciuti del XX secolo.

Maggiormente conosciuto come il fondatore del Cubismo, insieme al suo amico e collega Georges Braque, egli non si è limitato a questo movimento, ma ciò che distingue la sua arte è proprio la poliedricità del suo stile e delle opere che esegue.

La sua carriera, ricca ed intensa, gli ha consentito non solo di creare opere d’arte, ma di trasformare e rimodulare profondamente il sistema dell’arte stesso. Le sue opere non si limitano a semplici dipinti o sculture, ma rappresentano autentiche denunce sociali, espressioni di ribellione che diventano il richiamo di una libertà espressiva e concettuale, volta a stabilire nuovi orizzonti visivi.

Nel 1900, compie il suo primo viaggio a Parigi, che gli consente di entrare in contatto con importanti personalità artistiche. Il suo stile pittorico iniziale è fortemente influenzato da un profondo sentimento di malinconia, scaturito dalla perdita di un suo caro amico.

Il Periodo Blu (1901-1903): è caratterizzato da dipinti in cui predominano colori monocromatici, che variano attraverso diverse tonalità di blu. I soggetti delle sue opere sono principalmente figure povere ed emarginate, con tele che si contraddistinguono per un forte realismo e un profondo senso di angoscia e di abbandono nei confronti del genere umano.

A partire dal 1904 le opere di Picasso iniziano gradualmente a schiarirsi, la tavolozza perde di intensità monocromatica, i toni si scaldano e iniziano ad accostarsi verso le tonalità del rosa e dell’arancio; un cambio di rotta senza dubbio sancito dal suo trasferimento definitivo nella città di Parigi. 

Il Periodo Rosa (1904-1906): i soggetti scelti dall’artista continuano ad essere prevalentemente gli emarginati, ma la differenza risiede nel fatto che vengono raffigurati con toni caldi, rispetto ai precedenti toni freddi. Tra le figure rappresentate, troviamo saltimbanchi e giocolieri. L’intenzione dell’artista è quella di ritrarre l’artista stesso, che vive in uno stato di isolamento ed emarginazione a causa di una società borghese che risulta essere ancora troppo retrograda.

Anche il Periodo Rosa ha una durata relativamente breve, il 1907 è un anno fondamentale, poiché segna l’inizio dell’arte per cui Picasso sarà per sempre ricordato: l’inizio del Periodo Cubista. Il Periodo Cubista si articola in diverse fasi, ognuna delle quali contraddistinta da eventi significativi o da nuove sperimentazioni artistiche.

Il Periodo Cubista nasce sotto l’influenza determinante di un altro grande artista, Paul Cézanne, la cui arte era caratterizzata da esplicite scomposizioni geometriche. La peculiarità di Cézanne risiedeva nel suo modo di trattare la natura, rappresentandola attraverso forme geometriche fondamentali come il cilindro, il cono e la sfera. È proprio da questa visione che Picasso orienta il suo nuovo modo di dipingere.

Il Cubismo si distingue per una netta geometrizzazione delle figure in cui il dato figurativo cede gradualmente il passo a un linguaggio astratto e schematico. I colori utilizzati sono spesso monocromatici o, al contrario, forti e brillanti. Sulle tele vengono espressi i principi geometrici fondamentali che diventano gli elementi portanti degli artisti.

Uno dei dipinti più celebri della prima fase cubista è sicuramente Les Damoiselles D’Avignon; l’opera, realizzata tra il 1906 e il 1907, è il frutto di numerosi disegni preparatori. Vengono ritratte cinque donne, ma rappresentate in modo radicalmente diverso rispetto alla tradizionale iconografia femminile. I volumi e gli spazi invadono la tela, mentre le figure delle donne vengono ridotte a forme quasi astratte, con angoli spigolosi. I volti, invece, sono fortemente influenzati dall’arte primitiva e africana, conferendo all’opera un aspetto del tutto innovativo.

Il Cubismo successivamente si suddivide in Cubismo Primitivo (1907-1909), Cubismo Analitico (1909-1911) e Cubismo Sintetico (1911-1916), periodi ricchi di cambiamenti, sfaccettature e crescite artistiche e culturali.

L’arte, si evolve sempre in concomitanza con gli eventi sociali e politici, e, a sua volta, tali eventi influenzano gli artisti. Questi ultimi, in base a ciò che vivono e subiscono, vengono inevitabilmente condizionati, esprimendo nelle loro opere le reazioni, le riflessioni e le emozioni generate dalle trasformazioni sociali e politiche del loro tempo.

L’influenza maggiore che segna le tele di Pablo Picasso è senza dubbio determinata dalla guerra. La guerra diventa, infatti, la principale protagonista delle sue opere, assumendo il ruolo di una denuncia sociale dei periodi tragici vissuti dalla comunità e da chiunque stesse attraversando quei momenti di sofferenza e devastazione. Picasso, attraverso la sua arte, trasmette il dolore e l’angoscia derivanti da tali esperienze, rendendo la guerra un tema centrale e universale nelle sue composizioni.

Tra le opere che ebbero maggiore impatto e che trattano questi temi, troviamo Guernica. L’opera realizzata nel 1937 diventa la voce dell’artista che denuncia le atrocità della guerra civile spagnola.

La vita di Pablo Picasso è contrassegnata da momenti straordinari; la sua personalità, tanto sotto il profilo umano quanto artistico, ha rivoluzionato ogni forma di espressione artistica. Con la sua straordinaria creatività, ha dato vita ad un’arte che sembra provenire da epoche future, anticipando in modo indiscusso una modernità che va ben oltre il suo tempo.

We Love Enzo: Le parole oltre la morte
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Neve è : Un Brano di Memoria e Rinascita
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La soggettività come filo conduttore dell’arte contemporanea

Libri

Omaggi: Arriva il terzo appuntamento al Club Napoli
Omaggi: Arriva il terzo appuntamento al Club Napoli

Venerdì 21 febbraio, al Club Napoli di Monteforte Irpino, arriva il terzo appuntamento della rassegna “Omaggi”. L’evento, vi ricordiamo, si pone come obiettivo quello di omaggiare, appunto, i grandi esponenti del cinema italiano. Noi di Plus Magazine, come al solito, vi terremo aggiornati sulle varie proiezioni e novità. Il prossimo film scelto per l’occasione è Cristo si è fermato a Eboli.

Vi ricordiamo che il Club Napoli si trova all’interno del centro commerciale “Montedoro”. Le sue numerose attività ricreative sono sempre aperte al pubblico e vanno al di là fede calcistica, creando un luogo di unione per la comunità. Tra le più apprezzate possiamo includere i corsi di Yoga, i tornei di Burraco e Omaggi, la nostra rassegna preferita.

Omaggi

L’idea nasce da Ciro Borrelli, che, dopo il successo della rassegna “Cinema e Storia“, decide di celebrare mensilmente i maggiori esponenti della settima arte. Ad affiancarlo in questa impresa troviamo il presidente del Club Napoli, Andrea Scognamiglio, il professore Bruno Gambardella e Carmine Noviello. Protagonista del mese di Febbraio è Gian Maria Volonté, artista che dall’Italia ebbe un successo internazionale specialmente grazie al suo mimetismo e alla sue celebre collaborazione con Sergio Leone negli Spaghetti Western.

L’ultimo appuntamento con Omaggi è stato Un borghese piccolo piccolo, del 1977. Venerdì 21 febbraio, alle 17:30, si terrà la proiezione di Cristo si è fermato a Eboli, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Levi. L’autore, nonché protagonista dell’opera, è interpretato proprio da Gian Maria Volonté. Seguiremo questo medico e artista antifascista che verrà relegato ad Aliano, in Lucania, proprio per le sue ideologie politiche.

Omaggi

 

Qua, dove Cristo non è mai arrivato, l’artista dovrà imparare a convivere con i locali in un luogo culturalmente arretrato e ostile, ancora plasmato dalla propaganda fascista. Queste persone, però, pur essendo superstiziose, ignoranti e diffidenti, si apriranno col tempo al nuovo arrivato. Alla stessa maniera, Carlo Levi, imparerà a vivere questa nuova realtà.

Non sappiamo ancora quale sarà il prossimo appuntamento di Omaggi, ma è altamente probabile che si tratti di Sbatti il mostro in prima pagina, capolavoro di Marco Bellocchio del 1972. Il protagonista di questo mese, vi ricordiamo essere Gian Maria Volonté. Altri artisti inclusi nella rassegna saranno Ettore Scola, Nanni Moretti e Giuseppe Tornatore. Vi invitiamo a seguirci per restare aggiornati sulle date degli appuntamenti e non perdervi le ultime novità!

Omaggi

Ci teniamo a ringraziare nuovamente gli amici del Club Napoli e vi invitiamo a seguire anche la loro pagina per restare sempre aggiornati sulle prossime proiezioni! Vi ricordiamo ancora una volta che gli eventi proposti dal Club sono slegati dalla fede calcistica e aperti a tutti. Sentitevi liberi di partecipare numerosi e fateci sapere la vostra nei commenti! Saremo lieti di discutere dei film trattati con voi.

C’era Una Volta al Cinema: Amicizie e parallelismi
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Le ultime ceneri dell’Avana, il nuovo libro di Alessandro Zarlatti
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Le cicogne della Scala, di Silvia Montemurro
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moda

YVES SAINT LAURENT: UN’ICONA INTRAMONTABILE

L’icona della moda Parigina nasce nel 1936 in Nordafrica, il suo nome è Yves Henri Donat Mathieu-Saint Laurent.

Un talento innato, quello per la moda, a soli 17 anni vince il premio al concorso del Segretario internazionale della lana a cui partecipò anche il giovane Karl Lagerfeld, divenuto successivamente anche lui un’icona mondiale della moda contemporanea. All’età di 18 anni viene immediatamente notato dal direttore di Vogue Michel de Brunhoff che decide di presentarlo al già affermato ed iconico Christian Dior che, affascinato dal talento del giovane parigino, lo nomina suo successore e gli affida le redini della grande maison francese.

Nel 1960 nel pieno della sua carriera, fu chiamato a prestare servizio nell’esercito francese per combattere in Algeria, un’esperienza che segnò un cambiamento profondo nel suo stato d’animo. Nel 1962, insieme al compagno Pierre Bergé, Yves decise di aprire un proprio atelier di moda.

Il successo è immediato, la sua creatività è unica, vorticosa, eccezionale; il suo amore per le donne gli permette di realizzare capi unici, che diventano delle opere d’arte e che restituiscono un fascino enigmatico e al tempo stesso raffinato. Nel corso della sua intensa carriera, divenne il principale fautore di un cambiamento sociale, colui che rivoluzionò le convenzioni di una società ancora non pronta ad accogliere la novità. Fu infatti colui che restituì alle donne la giusta dignità, riconoscendole come pari agli uomini con la creazione dello smoking, un abito maschile rimodulato sul corpo femminile.

Ma non fu solo la moda a svolgere un ruolo centrale nella sua vita; l’arte ebbe un’importanza fondamentale, rappresentando una fusione significativa che lo portò a collaborare con artisti, collezionisti e mecenati. La sua passione per l’arte si rifletteva nelle sue creazioni, come nei “rettangoli rossi, bianchi, gialli e blu” ispirati a Mondrian creando una collezione dedicata al pittore del Neoplasticismo, o nella riproduzione delle opere più celebri di Van Gogh, riproposte su giacche e tessuti. Lo stilista, insieme al suo compagno Pierre Bergé, divenne uno dei collezionisti d’arte più influenti del XX secolo, raccogliendo oltre 700 opere che trasfigurarono le loro residenze in veri e propri palcoscenici dove arte, moda e cultura si miscelavano costantemente.

Grazie a questo stilista iconico, la figura femminile ha progressivamente acquisito maggiore libertà, distaccandosi sempre più da una società ancora retrograda. Nel 1983, il Metropolitan Museum of Art, decide di dedicare una prima espositiva ad un’artista/stilista ancora in vita, in un percorso immersivo e coinvolgente dove viene ripercorso lo straordinario successo del designer.

Tuttavia la sua vita privata non è sempre stata affascinante e luminosa come le sue creazioni, al contrario, è stata ricca di sconvolgimenti emotivi, paranoie e momenti di chiusura sociale che hanno reso difficoltoso il suo percorso. Nel 2002 difatti, annuncia il suo ritiro in un comunicato stampa, in cerca di un’intimità probabilmente mai avuta a causa del suo enorme successo.

Nel 2008, si spegne all’età di 71 anni, a Parigi, nella città che gli ha sempre conferito un’immensa gratitudine per il suo grandioso lavoro.

Tutt’oggi YSL è un marchio mondiale in continua evoluzione che continua ad accompagnare l’evoluzione contemporanea della moda, infallibile ed intramontabile, come il suo creatore.

DOLCE & GABBANA: Una moda tutta italiana
“Miuccia Prada: Tradizione, Innovazione e Femminilità”
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Elio Fiorucci: lo stilista-artista in mostra alla Triennale di Milano
Elio Fiorucci: lo stilista-artista in mostra alla Triennale di Milano

Musica

INTROMUSIC APS a casa Sanremo
INTROMUSIC APS a casa Sanremo

INTROMUSIC APS sarà presente con Terre d’Irpinia a Casa Sanremo nel corso delle serate di venerdì e sabato della 75a edizione del Festival della Canzone Italiana per raccontare il valore della formazione artistica e l’importanza di offrire ai giovani una possibilità concreta nel mondo della musica.

L’Associazione entra nel vivo delle manifestazioni all’interno di Casa Sanremo con la presentazione di Lacrime il nuovo brano di Fridd, distribuito da Universal Music Italia ed edito da Aurora Dischi Publishing, e con gli effervescenti contenuti a cura di Nicholle Calenzo Toma in arte Nikkyy.

Ricordate di seguirci per non perdere le ultime novità!

So’Stella: quest’anno sarà come stare in erasmus
Scopri il Coro Gesualdo: Audizioni per Giovani Talenti il 24-25 Gennaio 2025″
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Valerio Rossi: connessione tra generazioni
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Nuove uscite Musicali

Neve è : Un Brano di Memoria e Rinascita
Neve è : Un Brano di Memoria e Rinascita

Ci sono canzoni che nascono dal cuore, altre che si intrecciano con il destino. Neve è, il nuovo brano di Viviana Miele, verrà pubblicato in occasione del compleanno dell’artista. Un pezzo che trasforma il dolore in rinascita,  un viaggio emozionale tra memoria, musica e natura.

Il brano porta con sé una dedica profonda: è un omaggio allo zio dell’artista, scomparso tragicamente sulle vette del Vulcano Villaricca, in Cile. La neve, simbolo di purezza e silenzio, qui si trasforma in testimone di un destino imprevedibile, mutata da un improvviso cambiamento del microclima che ha reso ancora più difficili le ricerche. Ma proprio da questo scenario di trasformazione e incognite nasce un messaggio potente: la vita continua, oltre il tempo e lo spazio.

La scelta di pubblicare Neve è, proprio nel giorno del compleanno, non è casuale. È un atto di rinascita, un segno di connessione tra passato e futuro, tra assenza e presenza. La musica diventa così ponte, eco di sentimenti che trovano nella melodia un modo per esistere e resistere.

Neve è

L’artista, una Cant-Attrice laureata in Spettacolo e Produzione Multimediale al DAMS di Bologna, vanta una carriera internazionale con esperienze significative a Parigi, dove ha collaborato con Alain Maratrat del CIRT di Peter Brook e Ariane Mnouchkine del Théâtre du Soleil. Ha frequentato la scuola di musica ATLA, acquisendo competenze musicali, e ha lavorato con Franco Dragone del Cirque du Soleil. Attualmente è dottoranda in Digital Humanities presso l’Università Tor Vergata di Roma, alternando la ricerca accademica con la sperimentazione artistica sul palcoscenico.Tra i suoi lavori più riusciti vi sono “Pinocchio per caso”  e “Irpinian Art Gallery” . Il brano “Come acqua danzante” ha ottenuto il Premio della Critica al Mia Martini 2024 ed è disponibile su YouTube e su tutte le piattaforme digitali.

Oltre alla musica, c’è anche un progetto da sostenere: I’M WATER , che unisce al benessere interiore, esplorando il tema dell’acqua nei suoi molteplici stati (rugiada, neve, grandine, pioggia…) e creando atmosfere delicate ispirate a artisti come Anoushka Shankar, Niki Wells, Franco Battiato e Levante. Attraverso una campagna di crowdfunding, l’artista invita il pubblico a diventare parte attiva di questo viaggio che consentirà a diffondere l’album e renderlo accessibile a un pubblico globale.

L’ arte ha il potere di trasformare, di dare voce a ciò che spesso resta sospeso tra le parole. Neve è supera la semplice definizione di canzone, proponendo un invito a lasciarsi trasportare in un viaggio emozionale che fonde ricordi e speranze. Sei pronto ad ascoltarla per scoprire il resto?

Resta aggiornato su attualità, cultura riflessioni e tanto altro. Plus Magazine è una finestra aperta su storie, ispirazioni e passioni che meritano di essere vissute. Scopri di più e immergiti nel mondo che raccontiamo .

 

Angelo: Costruendo forza e sensibilità attraverso la musica
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Ritorno A Montemarano di Antonio Gambale
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Presentazione disco “Impression” Gabriel Ambrosone
Presentazione disco “Impression” Gabriel Ambrosone

Politica

Sanremo baluardo della resistenza
Sanremo baluardo della resistenza

I conduttori del Festival incalzati dalle domande dei giornalisti si dichiarano antifascisti, Sanremo baluardo della resistenza

Politica e dintorni – “Voi vi dichiarate antifascisti?” La domanda in questione non è stata posta in occasione della Giornata della memoria, o durante le cerimonie del 25 aprile, data in cui il nostro Paese celebra la liberazione dalle forze di occupazione nazifascista, ma nel corso della conferenza stampa di presentazione della settantacinquesima occasione del Festival della canzone italiana, noto meglio come Festival di Sanremo.

Carlo Conti, direttore artistico del Festival, e Gerry Scotti co conduttore della rassegna canora hanno risposto alla domanda da un giornalista presente in sede di conferenza stampa, il quale aveva chiesto se i due si dichiarassero antifascisti, la risposta di entrambi è stata affermativa, aggiungendo che tutto ciò debba essere considerato come assodato, da segnalare che Gerry Scotti, il quale ha ricordato che metà della sua famiglia è stata fucilata dai nazisti, in occasione delle elezioni politiche del 1987 fu candidato alla Camera dei Deputati dal Partito Socialista Italiano, venendo eletto con poco più di 9.000 preferenze.

Si ripropone il solito schema della necessità, quasi fisiologicamente di rimarcare l’appartenenza ad un area politica che in realtà è molto più ampia di quanto si possa immaginare, in quanto la resistenza ha abbracciato non solo la sinistra ma anche l’area cattolica attraverso il Partito popolare, antesignano della Democrazia Cristiana, partito protagonista assoluta nella vita repubblicana, gli stessi monarchici ì, da sempre ostili a Benito Mussolini, di chiaro stampo repubblicano sin dal suo periodo socialista, e la componente liberale.

A parere personale la legittimità di una domanda dovrebbe commisurarsi al contesto in cui vengono poste, il Festival per quanto fenomeno di costume nel quale si è liberi di portare qualsiasi tematica si ritenga opportuna deve conservare il suo carattere di natura musicale, nel quale di certo non ci si può aspettare di intonare brani come Faccetta nera, ma la competizione elettorale deve esaurirsi in altri contesti più idonei a discussioni più organiche ed articolate.

La guerra dei dazi
La guerra dei dazi
Parole grosse in Consiglio comunale
Parole grosse in Consiglio comunale
E Trump bis fu
E Trump bis fu

Psicologia

ARTICOLO 18 MISOFONIA

Ben ritrovati con “SorprendenteMente” la nostra mini-rubrica di psicologia che anche quest’oggi tratterà un argomento, a mio avviso, molto interessante. Parleremo della misofonia che , a quanto pare, risulta sconosciuta a molti. Il termine deriva da misos” (μῖσ&omicron), che significa “odio” e “fonos” (φόνος), che vuol dire “suono” o “voce”. È un argomento attualmente molto dibattuto in quanto è accompagnato da numerosi dubbi che, allo stato, non hanno consentito la sua classificazione tra i disturbi acustici. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta. Il termine è stato coniato nel 2001 dal gruppo di lavoro di Pawel Jastreboff che lo riferiva a “pazienti che reagivano negativamente solo verso determinati suoni e non riportavano miglioramenti quando trattati come iperacusici (Jastreboff & Jastreboff, 2014)” il che pose l’accento sull’importanza della reazione avversiva che i soggetti avevano nei confronti della fonte.  La misofonia, infatti, presenta una notevole reazione emotiva che, in risposta a determinati stimoli uditivi, si accompagna a rabbia, disgusto, tristezza, ansia o altro ancora, come reazioni fisiche che comprendono sudorazione, rigidità muscolare o perfino tachicardia. In pratica, il suono funge da “trigger”, mentre la reazione emotiva, legata alla valutazione soggettiva, è condizionata dai vissuti del soggetto, nonchè da una personale attribuzione di significato legata anche a fattori come la cultura e le credenze.

I trigger più comuni sono:

  • suoni cosiddetti “orali” quali il masticare, sorseggiare o succhiare da una cannuccia, sgranocchiare cibi croccanti, digrignare i denti ecc
  • Le voci con particolari caratteristiche come quelle dal tono nasale, ovattato o sibilante, oppure i canti stonati ed i vocalizzi, soprattutto se ad uso intercalare, che comprendono   “ah!”, “eh!”, “oh!” ecc.
  • suoni nasali, come respiri profondi, fischi nasali, il russare, il respiro congestionato, starnuti e il “tirare su” con il naso.
  • suoni degli animali come  l’abbaiare dei cani e/o il latrare, il cinguettio degli uccelli, il gracchiare delle rane, il piagnucolare di cani e gatti ecc.
  • suoni emessi con i movimenti del corpo, come per esempio: lo scrocchio delle articolazioni ome per esempio quello delle dita o del collo,  il rumore emesso dalle unghie che per esempio  battono su un tavolo o il rumore dei tacchi  
  • suoni emessi dai bambini piccoli, come urla, pianti balbettii, verbalizzazioni costanti
  • suoni ambientali, come: il fruscio della carta o lo strappo della stessa; il rumore delle stoviglie che stridono nel piatto o che si scontrano, i suoni delle tastiere dei cellulari eo le suonerie ecc. i clacson, il volume elevato della tv  e/o della radio, ecce cc.

Alcune ricerche, come quella recente effettuata dall’Università di Newcastle, hanno constatato che coloro che soffrono di misofonia presentano dei cambiamenti nella struttura del lobo frontale e nella stessa attività cerebrale ove i meccanismi di controllo emozionale forniscono terreno fertile per sovraccarichi dell’attività al momento dell’esposizione al trigger comportando una risposta psicologica amplificata con tanto di sintomatologia fisica. Il livello di vigilanza psicologica verso i suoni “scatenanti” è iperaccentuata e comporta una diminuzione di tolleranza parallela all’attivazione di processi iperacustici e iperattivazione neurovegetativa

Va da sé che la cosa si rifletta in modo negativo sulle aree relazionali: in ogni caso, se qualcuno vi chiede di abbassare il volume, accontentatelo.

L’ESIGENZA ESPRESSIVA DI UN’ARTISTA AVELLINESE
L’ESIGENZA ESPRESSIVA DI UN’ARTISTA AVELLINESE
IL MURO
IL MURO
IL VALORE DEI NONNI
IL VALORE DEI NONNI

Salute

Fibromialgia: un approccio multidisciplinare per il benessere

La fibromialgia è una condizione complessa e spesso misconosciuta,che influenza profondamente la vita quotidiana di chi ne è affetto. La letteratura scientifica più recente indica l’importanza di un approccio integrato per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

SaluteIn collaborazione con la Dott.ssa Giusy Della Cerra

La fibromialgia (FM) o sindrome fibromialgica (SFM) è una condizione dolorosa cronica, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso e sintomi extra-scheletrici a carico di numerosi organi e apparati. Il dolore non è di tipo articolare, ma interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni tendinee, i legamenti e i tessuti periarticolari. La diagnosi può essere formulata sia con i vecchi criteri classificativi del 1990, che richiedono la presenza di dolore muscolo-scheletrico diffuso da almeno 3 mesi e la positività di almeno 11 trigger points sui 18 previsti, sia con i più recenti criteri diagnostici formulati dall’American College of Rheumatology (ACR) nel 2010, basati sui sintomi extra-scheletrici, quali disturbi del sonno, della concentrazione, facile affaticabilità, disturbi d’ansia e depressivi. La FM risulta infatti essere la terza malattia reumatica per diffusione nel mondo, ha tassi di prevalenza che aumentano con l’età dei soggetti, (il picco è osservato nel gruppo di età compreso tra i 40 e i 70 anni) e colpisce maggiormente il sesso femminile, con un rapporto maschi/femmine di 1:9. All’origine di tale sindrome contribuirebbero sia fattori biologici (genetica, bassa soglia del dolore, alterazioni neuroendocrine, cambiamenti ormonali, anomalie del sonno, genere) sia fattori psicologici e socioculturali. Inoltre, numerose situazioni ambientali inducenti ansia e stress sono state chiamate in causa come possibili fattori scatenanti la malattia. Oltre al dolore cronico diffuso, i pazienti affetti da FM riferiscono una sintomatologia varia, che può differire molto da soggetto a soggetto, quale: rigidità articolare presente soprattutto al risveglio mattutino, sensazione di gonfiore di dita,mani e ginocchia,parestesie agli arti,sensazione di instabilità e barcollamento posturale, alternanza di stipsi ad alvo diarroico,cistiti e candidosi frequenti,disfunzioni sessuali, disturbi del sonno,difficoltà di concentrazione,attenzione,perdita di memoria, cefalea e dolore facciale. All’esame obiettivo o ai controlli radiologici e di laboratorio, non si riscontrano alterazioni significative, motivo per il quale spesso i pazienti fibromialgici vengono considerati non affetti da alcuna reale patologia. Familiari, amici e spesso lo stesso medico di famiglia possono dubitare dell’esistenza di un disturbo, contribuendo ad alimentare, nel paziente, vissuti di isolamento, senso di colpa e rabbia. Il trattamento della fibromialgia è multidisciplinare, non standardizzato e basato su farmacoterapia integrata con trattamenti non farmacologici. La terapia farmacologica può dare risultati soddisfacenti, nonostante solo una percentuale di pazienti risponda in modo efficace al trattamento.  Gli obiettivi del trattamento farmacologico sono la riduzione del dolore e dei sintomi associati e il miglioramento della qualità di vita. Tali obiettivi, tuttavia, sono raggiungibili soltanto attraverso un approccio che integri il farmaco, la psicoterapia e/o un percorso riabilitativo. La Federal and Drugs Administration ha approvato, finora, 3 farmaci (pregabalin, duloxetina, milnacipran) con l’indicazione per il trattamento della FM, mentre l’European Medicines Agency non ne ha approvato alcuno. Il trattamento farmacologico in Italia è sostanzialmente off-label, ossia fuori indicazione, non essendoci alcun farmaco approvato per il trattamento di questa problematica.  Numerose sono le strategie che si possono attuare per fronteggiare il dolore cronico: innanzitutto l’educazione della persona e del proprio ambiente familiare sulle caratteristiche della malattia è il primo passo da compiere, infatti diventando esperti della malattia si ha maggiore possibilità di controllo su di essa, imparando a sentirsi meno limitati nello svolgimento di tutte le attività di vita quotidiana e oltre.Il 60-90% dei pazienti ha disturbi del sonno: si è visto che un sonno ristoratore è molto importante al fine di controllare molti sintomi della fibromialgia. A questo proposito la respirazione diaframmatica può essere un valido aiuto nel favorire il sonno, in quanto induce uno stato di rilassamento psico-fisico dell’organismo,riducendo le tensioni muscolari,favorendo serenità e tranquillità.Il consumo di alcol,caffeina,nicotina,teina, un pasto serale abbondante possono inficiare la qualità del sonno; è quindi consigliabile una cena leggera a basso contenuto proteico,ricca di verdure e carboidrati. In generale una dieta equilibrata che permetta di tenere sotto controllo il peso corporeo, evitando un aumento ponderale è raccomandato al fine della gestione dei sintomi del dolore cronico. L’esercizio fisico deve essere individualizzato e divenire parte integrante della quotidianità: una moderata attività fisica aerobica unita ad esercizi di allungamento muscolare sono utili nel controllare la sintomatologia dolorosa. Inoltre attività come lo yoga possono migliorare la capacità aerobica, la forza muscolare,l’equilibrio,la flessibilità del corpo e la qualità della vita. Piuttosto che cercare di eliminare,evitare ciò che è spiacevole come appunto il dolore cronico, bisogna favorire un atteggiamento di accettazione radicale, funzionale e investire energie e risorse verso ciò che è utile e positivo per la persona.                    

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