CHE COS’E’

Il viaggio virtuale continua a Solofra per scoprire una delle chiese più belle e ricche di storia del paese irpino: la chiesa di San Rocco; chiesa che custodisce al suo interno un importante numero di opere d’arte, statue e quadri, tanto da farle assumere le vesti di una mini pinacoteca.

CHIESA SAN ROCCO

La chiesa di San Rocco di Solofra è posizionata sul lato orientale della Collegiata, di fronte al palazzo ducale Orsini. L’edificio, costruito nel 1475, fu ampliato ed arricchito dopo la peste del 1528 in onore di San Rocco, il cui culto divenne tanto sentito da fare del Santo il secondo patrono del paese.
Il culto di San Rocco affonda le sue radici in una forte tradizione cittadina legata alla lavorazione delle pelli, in quanto il santo è protettore dei conciatori contro il morbo che colpiva questi artigiani (carbonchio detto in gergo locale “tracena”) e che moltissime vittime fece durante la peste del 1528.
La facciata è semplice in armonia con la forma quadrata dell’edificio; contraddistinta da due nicchie con altrettante statue in gesso, chiaramente artigianali e di modesta fattura artistica. La struttura è posta davanti una larga piazza, che ha tra i suoi elementi decorativi un antico pseudobelisco detto “calvanico” (o calvario) che era la colonna alla quale venivano legati per essere posti al ludibrio i creditori insolventi.

L’interno della chiesa ha un soffitto piano in cassettonato ligneo riccamente dipinto da artigiani della fine del XVII secolo.
Sull’altare vi è una tela raffigurante San Rocco in meditazione, probabile opera di Matteo Vigilante, artista solofrano del XVII secolo.
La chiesa è poi riempita con opere d’arte, statue e quadri, provenienti da altre chiese distrutte o dalle stanze della sacrestia della Collegiata, tanto da farle assumere le vesti di una mini pinacoteca.

Fonte: Solofra storica

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