La camminata quotidiana contribuisce alla salute cardiovascolare. Un recente studio americano precisa che questo vale anche quando queste passeggiate vengono effettuate dopo i 70 anni. E che basta poco per vedere un impatto positivo per il cuore.

Camminare fa bene alla salute. Già verificato da tanto tempo, gli studi continuano a perfezionare come e in quali condizioni questa pratica migliora in particolare la nostra salute cardiovascolare. In questo processo, un team della School of Public Health dell’Università dell’Alabama a Birmingham (UAB) ha recentemente voluto determinare se camminare potesse proteggere la salute cardiovascolare degli anziani. Soprattutto se questa attività viene praticata dopo 70 anni.

Per fare questo, i ricercatori hanno seguito 452 partecipanti alla coorte di Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC). All’età media di 78 anni, indossavano un accelerometro, che permetteva loro di contare il numero di passi giornalieri. Durante i 3,5 anni di follow-up, il 7,5% dei partecipanti ha sofferto di un evento cardiovascolare: malattia coronarica, ictus o insufficienza cardiaca.

Piccolo sforzo per un grande vantaggio

Il risultato si è rivelato ancora più interessante del previsto poiché un numero limitato di passaggi offre vantaggi significativi. Nel dettaglio, rispetto ai partecipanti che facevano meno di 2.000 passi al giorno, quelli che ne facevano 4.500 avevano un rischio ridotto del 77% di subire un evento cardiovascolare.

E ogni 500 passi in più era associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari. “Siamo rimasti stupiti di quanti benefici per la salute del cuore ci fossero con così poco sforzo”, afferma l’autore principale Erin E. Dooley.

Quindi, se hai più di 70 anni, prova a fare altri 500 passi ogni giorno. È l’equivalente di 400 metri. Puoi anche usare un contapassi che conterà per te.

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