Arriva dalla Francia: La commissione Ue ha stipulato con l’azienda farmaceutica Valneva in Francia l’acquisto di 27 milioni di dosi del vaccino VLA2001 per il 2022

News – L’Europa si dota di un ulteriore vaccino anti-Covid, aumentando così le armi gia’ a disposizione contro il virus SarsCoV2.Grazie al nuovo contratto che la commissione Ue ha stipulato con l’azienda farmaceutica francese Valneva, sara’ possibile l’acquisto di 27 milioni di dosi del vaccino VLA2001 per il 2022. Il contratto prevede la possibilita’ di adattare il vaccino di Valneva a nuove varianti e consente agli Stati membri di ordinare fino a 33 milioni di dosi aggiuntive nel 2023. Si tratta dell’unico vaccino anti-Covid a virus inattivato in Europa, ed e’ costituito da particelle virali intere inattivate di SarsCoV2. L’obiettivo generale resta dunque quello di incentivare ulteriormente le campagne vaccinali nei Paesi membri, anche a fronte dell’impennata di casi in varie nazioni. Per questo, particolare importanza avra’ anche la vaccinazione dei bambini piu’ piccoli dai 5 agli 11 anni una volta che l’Agenzia europea dei medicinali Ema avra’ completato la valutazione gia’ avviata del vaccino Pfizer per i bimbi, con una pronuncia attesa per dicembre. Ieri l’Ema ha annunciato di aver iniziato la valutazione anche della domanda presentata dall’azienda Moderna per ottenere il via libera all’uso del proprio vaccino anti-Covid Spikevax per i bambini tra 6 e 11 anni. E proprio Spikevax e’ al centro dell’attenzione in Germania, dove la commissione per i vaccini Stiko ha consigliato alle persone sotto i 30 anni di vaccinarsi solo con l’immunizzante Pfizer-Biontech.

Stando agli esperti della commissione indipendente, che generalmente adotta una linea piu’ cauta rispetto al governo tedesco, negli under30, maschi e femmine, sono infatti stati osservati piu’ casi di pericardite e infiammazioni dei muscoli cardiaci dopo la somministrazione di Moderna. Quanto alla pillola antivirale di Merck (molnupiravir) – sul cui uso in emergenza e’ attesa la pronuncia dell’Agenzia italiana del farmaco – sembra non preoccupare l’ipotesi avanzata nei giorni scorsi che possa provocare l’insorgenza di nuove varianti del virus.Un articolo di Science getta infatti acqua sul fuoco dopo che, sulle pagine di Forbes, William A. Haseltine, scienziato e imprenditore, ha espresso preoccupazione sulla possibilita’ che il meccanismo d’azione dell’antivirale possa selezionare nuove mutazioni del virus SarsCoV2. Il pericolo, secondo Science, e’ al momento solo teorico.

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