Edizione speciale dell’opera di Dino Campana

È irpina la Casa Editrice che ha pubblicato la copia anastatica dei Canti Orfici, raccolta di componimenti letterari in prosimetro del poeta italiano Dino Carlo Giuseppe Campana. (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932), una ristampa in edizione limitata dall’inestimabile valore.

Questa edizione speciale, a cura di Rodolfo Ridolfi, edita da Il Papavero, si fregia di un saggio introduttivo a firma di Luigi Bonaffini, professore emerito di lingua e letteratura italiana al Brooklyn College.

Il testo di Campana, in copia anastatica, rispecchia fedelmente la prima edizione, quella del 1914 stampata da Ravagli e riporta tutte le correzioni che lo stesso poeta marradiano aveva fornito a Paolo Toschi.

Michele Donati del Corriere Romagna ha, tra le altre cose, posto l’accento sulla pregevole fattura estetica del volume curato dalla casa editrice irpina, oggi guidata dalla dott.ssa Martina Bruno. Il giornalista ha enfatizzato nel suo articolo la bellezza degli interni color avorio e soprattutto la magnificenza della copertina in acquerello rigato che riporta la riproduzione, a cura degli studenti del corso di formazione “Albe Steiner” di Ravenna, esposto nel Museo della Casa di Dante a Firenze, di un mosaico di Virgilio Guzzi che rappresenta San Tommaso che tesse l’elogio di San Francesco (PAR. XI, 106-108). È vero, il mosaico impreziosisce il testo da un punto di vista estetico ma, soprattutto, vuole testimoniare l’influenza della poetica di Dante nell’opera di Campana così come commentato ampiamente dal professor Bonaffini. Un’edizione speciale, dunque, questa de Il Papavero, che pone l’accento proprio sul rapporto tra il poeta di Marradi e il sommo poeta fiorentino Dante Alighieri.  Il viaggio dantesco illumina continuamente il viaggio di Campana, in una continua interazione e compenetrazione dei piani narrativi e simbolici, ed è il filo conduttore su cui si bilancia, in un equilibrio precario, la visione disgregante di Campana. Ed è lo stesso Luigi Bonaffini a sottolineare che: “La presenza di Dante nei Canti Orfici è da considerarsi di importanza fondamentale alla comprensione della struttura e del sottofondo mitico-religioso del libro.”

Un’edizione speciale da leggere e da esibire in biblioteca.

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