Di: Carmela D’Auria

Cronache di quotidiana ‘avellinità’. ‘Inseguo i tecnici dell’ Alto Calore da tempi remoti, per la lettura di un contatore giurassico, risalente al dopoguerra, installato da Remigio ‘o fontanaro negli anni cinquanta, i cui dati sono da anni contestati da ‘me medesima’, accusata dagli impiegati dell’Ente di non saper riportare esattamente la lettura per i consumi di sevizio e per la sostituzione dello stesso ( oh perbacco, mi sembra un verbale dei carabinieri!).- Allora veniteci voi a controllare – ho insistito per anni: l’ ultima lettura risale al 2008, continuando a pagare più di quanto possa pagare l’ Hilton Hotel, ma io clienti non ne tengo. Oggi, dopo aver incontrato finalmente allo sportello un’ impiegata solerte, educata e preparata, di tecnici, che tanto agognavo, ne sono arrivati ben due.Telefonata n. 1- Sono il tecnico dell’Alto Calore, perché non rispondete al telefono, io ho altri appuntamenti? — La sto aspettando, forse ero in giardino -Naturalmente, Sofia, lo ha preso per il postino (le auto sono pressoché uguali) e intendeva morderlo, dopo una lunga trattativa tra il cane e il tecnico, è cominciato l’ intervento di verifica e sostituzione. Cercavo di capirci qualcosa, ma quello, tutto d’ un pezzo, mi ha fatto capire che ero d’ intralcio.- Vado a farle un caffè — Il caffè non è necessario – ha risposto. – Ma quanto è antipatico! – L’ho solo pensato, eh. Telefonata n. 2- Buongiorno, sono il tecnico dell’Alto Calore, tra un po’ sarò da lei. — Ma ce ne è già uno! — Sarò mica un ladro – ho pensato – ma no, è troppo antipatico.– Non si preoccupi, è tutto a posto, ora lo raggiungo.– Ho messo a fare il caffè, è arrivato giusto in tempo, il suo collega è un po’ permaloso, sa? — Lo so, lo so, fa così, ma non morde. – Lui no, ma il cane si. -Invece, Sofia lo ha annusato, ma non ha ringhiato come è solita fare, anzi. Aveva gli occhi che sorridevano, felici. – Oggi ho avuto una notizia strepitosa – ha detto – la mia ragazza aspetta un bambino e abbiamo saputo che sarà un maschio – ha continuato. Io e Sofia lo abbiamo guardato in cagnesco( più Sofia che io).- Mi meraviglio, cosa è tutto questo maschilismo!? — Ma no, è solo perché potrò chiamarlo come mio padre, che non c’è più, ‘a sepponta’ è importante. -Già, la ‘sepponta’, che nel nostro dialetto è anche un pezzo di legno per rinforzare la stabilità di un mobile, è il supporto che rinforza quelle radici, da cui spesso dimentichiamo di provenire. Beh, auguri. Tanto i figli maschi son già per strada. –

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