Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.
Questa “rubrica nella rubrica” torna in Irpinia per raccontare, in 5 domande, il poeta in musica Domenico Cipriano.

  1. Domenico chi sei parlaci di te?

Sono un irpino che si è dedicato da sempre alla poesia. Una poesia vissuta come bisogno di espressione artistica ampia, anche legandola alla musica.

  • Come è iniziata la tua passione per la musica?

Si è sviluppata prima attraverso l’ascolto della musica rock, poi del jazz e, nei primi anni del 1990, è stata alimentata dall’organizzazione, con amici, di un festival di musica jazz in altaIrpinia, in particolare a Guardia Lombardi, il mio paese d’origine.

Successivamente, c’è stata l’esigenza di far convivere le mie due passioni, la poesia e la musica, in progetti concreti.

  • Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?

Nel 2000 ho pubblicato la mia prima raccolta di poesie, “Il continente perso”, con cui ho avuto la possibilità di ritrovarmi in contesti letterari prestigiosi, sono seguiti i primi progetti con altri artisti.

Con il pianista Enzo Orefice e l’attore Enzo Marangelo è nato il CD “JPband: Le note richiamano versi” nel 2004.

È seguita l’uscita di un nuovo libro nel 2010, dal titolo “Novembre”, un poemetto sul dramma vissuto dall’Irpinia nel 1980, tradotto anche negli Stati Uniti.

Sono seguite altre raccolte, fino ad un lavoro antologico dal titolo “La grazia dei frammenti”, che raccoglie i primi 20 anni della mia poesia.

Infine, un nuovo progetto di musica e versi, con la pubblicazione del CD “Ramificazioni” nel 2022, grazie all’incontro con Carmine Ioanna e alla collaborazione di Paolo Fresu.

  • Progetti futuri?

C’è un nuovo libro che attende di essere pubblicato, ma soprattutto sto portando avanti, con il trombettista Carmine Cataldo e il tastierista Fabio Lauria, il progetto “E.VERSI jazz-poetry”.

  • Come nasce l’idea e cos’è il progetto “E.VERSI jazz-poetry”?

È del 2009 l’incontro con Carmine Cataldo e Fabio lauria, da allora, con nomi diversi e alcune collaborazioni, abbiamo alimentato la nostra idea di arte, facendo convivere le singole esperienze, cercando una originale proposta della jazz-poetry, un genere che storicamente, attraverso la performance, lega la musica alla poesia.

Sperimentiamo sonorità nuove, cercando un equilibrio tra le due forme d’arte, nonché proponiamo tematiche che richiamano la nostra origine irpina. Mi piace proporvi per l’ascolto alcuni “brani-poesia” di questo progetto.

Link youtube: https://www.youtube.com/channel/UCgiO_VS_O0mnmnC7Z_yqcig

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