Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.

Questa “rubrica nella rubrica” torna nel Sannio per conoscere e raccontare la cantante ed interprete jazz Giovanna Salvo Rossi.

  1. Giovanna chi sei, parlaci di te?

Sono Giovanna Salvo Rossi. Chi sono? Un essere umano che vive e crea musica per vivere.

  1. Come è iniziata la tua passione per la musica/canto?

Domanda interessante. Avevo 11 anni e una mia amica organizzò una festa dove avremmo dovuto cantare un brano. I miei erano super appassionati dei grandi cantautori italiani ed avevano creato un angolo dedicato alla musica in casa. Chiesi loro aiuto per scegliere il brano e quando mia madre mi sentì cantare capì subito che c’era qualcosa in più su cui investire passione ed energia.

Fu così che iniziai il mio percorso nella musica.

  1. Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?

Il mio percorso è una strada con tanti dossi ed a volte ci si è rotta anche la macchina! Scherzi a parte ho iniziato a studiare canto all’età di 12 anni con vari maestri privati. Successivamente ho frequentato e mi sono diplomata alla Casa del Cantante di Pescara. Ora frequento il percorso jazz presso il Conservatorio Nicola Sala di Benevento dove quest’anno mi diplomerò alla magistrale.

Di avvenimenti importanti potrei raccontarvene tantissimi.

La musica è stata una grande amica, un amica che mi ha permesso di visitare tanti posti come Berlino, il Portogallo, e gran parte dell’Italia. Potrei quasi affermare che la musica è esperienziale.

  1. Progetti futuri?

Personalmente non sono una persona proiettata molto nel futuro. Mi piace progettare e riuscire a vivere il momento. Al momento all’attivo un progetto acustico con il chitarrista Andrea Orlando dove riproponiamo brani del cantautorato italiano e non solo in chiave jazz.

  1. Proporre un progetto live in duo voce e chitarra è una scelta dettata dal momento o una dimensione per esprimere al meglio le proprio potenzialità?

La scelta sicuramente non è dettata dal momento ma dalla voglia di collaborare. Con Andrea c’è un interplay che difficilmente sono riuscita a sentire e provare con altri musicisti.

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