Libri – Ho vissuto per un secolo e so cosa vuol dire guardare in faccia il male. È quanto ha dichiarato Eddie Jaku nel suo Libro dal titolo “L’Uomo più felice del Mondo” edito da Mondadori.

Eddie Kaku si è sempre considerato un tedesco ma si è scoperto ebreo nel novembre del 1938 quando fu picchiato, arrestato e deportato in un campo di concentramento. Oggi dall’alto dei suoi cento anni, racconta la sua storia per rendere omaggio a chi non ha avuto la sua stessa fortuna.

Questa è la storia di Eddie Jaku, un ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che ha sopportato deportazioni, atroci brutalità, torture, e in questo inferno ha trovato la strada della felicità. È morto a 101 anni ritenendosi “l’uomo più felice del mondo”.

Nel suo libro condivide la saggezza accumulata in una lunga e straordinaria vita che cerca di vivere nel modo migliore possibile. E proprio perché è sopravvissuto all’inferno in terra, Eddie ha fatto voto di sorridere ogni giorno.

L’Autore. L’Opera.

Edward Jaku (nome di battesimo Abraham Salomon Jakubowicz) nacque a Lipsia, in Germania, nel 1920. Jaku racconta: “Da ragazzo credevo di far parte della società più illuminata, più colta, più sofisticata della terra”. Tutto cambiò con l’avvento del nazismo, con l’introduzione delle leggi razziali e con la persecuzione degli ebrei. Dopo varie vicissitudini, Eddie fu catturato e venne deportato insieme ai genitori e alla sorella ad Auschwitz, dove i suoi genitori furono immediatamente mandati alle camere a gas. La maggior parte della sua famiglia morì durante la guerra, solo sua sorella Henni sopravvisse. Dopo la guerra, Eddie andò in Belgio, dove conobbe e sposò un’altra sopravvissuta ebrea, Flore Molho. Nel 1950 emigrò in Australia con la moglie e il primo figlio, Michael. Jaku è morto serenamente a Sydney il 12 ottobre 2021, all’età di 101 anni.

Era un ragazzo sereno e orgoglioso del suo paese. Ma tutto cambiò improvvisamente nel novembre del 1938, quando fu picchiato, arrestato e portato in un campo di concentramento. Nei sette anni successivi, Eddie dovette affrontare orrori inimmaginabili, prima a Buchenwald, poi ad Auschwitz, e infine durante le famigerate marce della morte. In quegli anni Jaku perse tutto: famiglia, amici, persino il suo paese.

Originariamente pubblicato quando Eddie ha compiuto 100 anni, questo libro, premiato e letto in tutto il mondo, è una biografia potente, straziante e però piena di speranza, che insegna con forza inappellabile che la felicità può essere trovata anche nei momenti più bui.

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