News – I simboli della città sfregiati. Da due settimane le campane della Torre dell’Orologio non scandiscono più le ore. Mentre da quattro anni le balaustre mostrano i segni del degrado del principale simbolo del capoluogo, senza che nessuno abbia mosso un dito. Non va meglio alle fontane di piazza Libertà e alla Dogana. Dimmi come gestisci i simboli della città e ti dirò che comune sei. Il tempo è sospeso nella città di Avellino, rimasta senza i rintocchi della Torre dell’Orologio da due settimane, dal cambio dell’ora legale, che ha mandato in tilt gli ingranaggi. Gli uffici di palazzo di città solo oggi hanno predisposto i lavori di manutenzione, ma la Torre da anni resta in condizioni indecenti: dalla caduta dei calcinacci del 2017. La competenza è della soprintendenza di Avellino; per superare l’impasse il sindaco Festa aveva annunciato l’acquisizione della Torre. E il monumento resta lì. Le fontane di piazza Libertà sono diventate ultimamente la peggior cartolina inviata dal capoluogo. Un problema divenuto ciclico per diverse cause: il comune prova ogni tanto a pulire, ma dopo pochi giorni il problema si ripresenta. Da anni ormai invece tocca guardare la Dogana attraverso il suo scheletro di ferro: nonostante i finanziamenti a disposizione per il restauro, si sono persi due anni e mezzo. La Dogana invece resta lì, sempre simbolo sì, ma di cosa?

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