Il Karma: La sottile arte del non attaccamento.

Il concetto di Karma è completamento frainteso nella nostra cultura popolare di occidentali.

Sovente siamo addirittura soliti pensare che il karma sia quel particolare e potente flusso che ti restituisce cio’ che rendi, semplificando troppo spesso questo concetto e banalizzandolo al motto “quello che fai ti ritorna” quasi fosse una minaccia.

Ebbene, cerchiamo di comprendere meglio questo concetto, metabolizzandolo ed elaborandolo non solo a fini e scopi personali o come arma contro gli altri, per giudicare o sentenziare. Ma soprattutto scopriamo come il karma sia fonte di ispirazione nell’arte.

Il Karma. Fonte di ispirazione.

Karma significa letteralmente “azione”, azione che può essere buona o cattiva e che ci rende prigionieri del ciclo delle morti e delle rinascite, ci tiene ciò prigionieri dell’illusione e della sofferenza. Anche un’ azione buona può, in questo senso, tenerci vincolati all’illusione e allontanarci dalla liberazione dalla sofferenza, se compiuta con attaccamento.

Il concetto chiave per comprendere il significato di karma è quello di “attaccamento”.
Ogni qualvolta che un’azione viene compiuta con attaccamento stiamo producendo karma che produrrà una forza uguale e contraria a quella generata dalla nostra azione.

Da una ruota, infatti, si scende e si sale. L’azione è estesa ad ogni cosa: il pensiero è un’azione, amare è un’azione, percepire la realtà con i nostri sensi è un’azione. Quindi non dobbiamo pensare all’azione come al fare qualcosa di concreto, ma estendere questo concetto di azione a tutto ciò che possiamo sperimentare nel momento presente.

Per attaccamento all’azione dunque intendiamo l’attaccamento a tutto ciò che non sia il nostro vero sé, alla dispersione del nostro vero sé nelle molteplici illusioni della forma e della realtà.

Mi fermo qui e vi segnalo un’opera d’arte davvero imponente. Si tratta della scultura KARMA la nuova scultura installata al Museo d’Arte di New Orleans dal coreano Do Ho Suh, unisce il principio della Tour Eiffel e quello della scimmia che “non vede” – le altre due “non sentono” e “non parlano”.

98 figure di uomini in acciaio inox, uno sulle spalle dell’altro, si coprono gli occhi a vicenda creando un’unica torre alta ben 7 metri. Partendo da terra e slanciandosi nel cielo, Karma sembra veramente essere diretta “verso l’infinito e oltre”.

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