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Innamorati della musica

Elena Opromolla

Elena Opromolla

Ex docente di Lingua e letteratura italiana i miei interessi sono molteplici e spaziano dall'attualità, alle recensioni, dalla politica agli eventi culturali. Ho conseguito diversi premi letterari e ho partecipato a festival del libro nazionali e internazionali.

Pubblicato il: 9 Maggio 2025
3 min lettura

“Innamorati della musica” è il titolo della rassegna pianificata dall’Associazione Musicale Igor Stravinsky di Manocalzati, che prevede una serie di eventi come quello dell’11 maggio 2025, festa della mamma, dedicata a Pavarotti a novanta anni dalla nascita.       

A conclusione di ogni serata i partecipanti vivranno un momento conviviale intorno ad un buffet di dolciumi ed un sorteggio rallegrerà poi animi ed umori.

L’Associazione Musicale Igor Stravinsky, riconosciuta dal Ministero della Cultura e diretta dal Maestro Nadia Testa, ha riaperto dunque i battenti domenica 4 maggio 2025 con l’ Open Concert dedicato a Ravel, primo evento della rassegna, dopo l’interruzione programmatica del mese di aprile.

Nella Sala delle Arti in Via Provinciale 89 a Manocalzati, sede del Museo del Flauto Traverso, curato dall’ Associazione Stravinsky, a pochi chilometri dal capoluogo irpino,  si è esibito il duo pianistico Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese. Le note dirompenti ed ammalianti hanno inondato i convenuti, polarizzandone l’attenzione, trascinati in una dimensione lontana dalle “grida del mondo”.

“La coppia di pianisti è estremamente dotata dal punto di vista strumentale, ma soprattutto illuminata, in piena identità di vedute, da un punto di vista analitico e fecondo, sorretto da una sensibilità poetica sincera e fremente”. (Gazzetta del Mezzogiorno Nicola Sbisà)

I protagonisti della serata hanno alle spalle

 anni di studio, di esperienza e di docenza di pianoforte presso il Conservatorio N. Piccini di Bari. Città italiane ed estere li hanno visti esibirsi sia da solisti che in duo pianistico. Conducono attualmente il Concorso Internazionale Pianistico Città di Acquaviva delle Fonti, Premio Giovanni Colafemmina. La loro attenzione è prevalentemente rivolta a pagine musicali da lungo tempo dimenticate.

L’imponente pianoforte a coda al centro della sala, come un sovrano ponderato e potente,  il folto pubblico, fedele frequentatore dell’Associazione, il Direttore artistico Nadia Testa, illuminata da un sorriso coinvolgente e supportata dal Dottor  Michele Aquino, esperto in Marketing e Comunicazione, hanno accolto i pianisti Aventaggiato e Matarrese che hanno allietato l’uditorio con brani musicali tratti dal repertorio di Maurice Ravel e  Franz Liszt.

La loro sinergia, l’affiatamento, la padronanza dello strumento erano ben visibili sulla tastiera, rassegnata al passaggio delle loro dita agili e potenti ad un tempo.

Maurice Ravel insieme a Debussy sono stati esponenti dell’Impressionismo musicale, anche se Ravel ha sempre detestato identificarsi in una corrente o essere etichettato. Raffinato e meticoloso orchestratore nacque nel 1875 a Ciboure, Paesi Baschi Francesi, avviato alla musica dalla madre, studiò al Conservatorio di Parigi, dove stranamente non vinse il prestigioso Prix de Rome, alimentando un caso pubblico, ovvero l’affaire Ravel.

Maurice preciso e perfezionista, elegante nei modi e nell’abbigliamento, non si sposò mai. Morì a Parigi nel 1937 a 62 anni. L’opera che lo ha immortalato è Bolero, impostata su un crescendo ipnotico e La Valse in cui si avverte la potenza e la decadenza del valzer, infranto dall’abominio della Prima Guerra Mondiale.

Franz Liszt, ungherese di nascita, (1811-1886) visse tra Parigi, Weimar, Roma e Budapest. E’ ricordato per la sua tecnica pianistica, il virtuosismo e l’innovazione. E’ stato infatti il primo “divo” del pianoforte, polarizzando l’attenzione di un pubblico entusiasta; ha introdotto il recital per pianoforte da solo ed ha composto capolavori come le Rapsodie ungheresi, Gli studi trascendentali e La sonata in sì minore. Ebbe molte relazioni sentimentali e legami di amicizia e rivalità con Chopin e Wagner.

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