D.: La solitudine è la protagonista indiscussa del suo romanzo… Cosa si può fare per combatterla per non sentirsi vuoti nella vita?

R.: Penso che ci si debba accompagnare alla solitudine in termini propositivi e non farsi schiacciare, l’importante è che la solitudine non si trasformi mai in incomunicabilità.

D.: Come nasce l’ispirazione per scrivere questo romanzo?

R.: Da un bisogno impellente, quasi fisico oserei dire, di trasmettere qualcosa, di parlare di un macrotema, la solitudine appunto.

D.: Qual è il personaggio del suo libro a cui è più particolarmente legato? 

R.: Difficile rispondere a questa domanda, in fondo sono tutte creature nate da una stessa mente e uno stesso cuore. Forse il personaggio di Viola è quello più complesso e inaspettato, le voglio davvero bene.

D.: Oltre ad essere scrittore, lei è anche musicista. Se potesse scegliere una colonna sonora per questa storia, quale sarebbe e perché?

R.: Sceglierei sicuramente gli Oasis con Wonderwall e Don’t look back in anger e i Nirvana con Come as you are, descrivono alla perfezione gli stati d’animo e i caratteri di Francesco e Luca. In realtà se si legge il romanzo con attenzione si noterà che quasi ogni personaggio ha una canzone che corrisponde alla sua storia. 

D.: Quali sono i progetti futuri di Giacomo Casaula?

R.: Continuare a realizzare i miei sogni, calcando sempre più scene, recitando e cantando, continuando a scrivere e allargandomi anche a cinema e tv.

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