PlusMagazine Lowa e Ghetty

La musica ha molti generi e l’urban non è il più trascurabile.

Lowa e Ghetti insieme ci raccontano l’approccio all’Urban Music, il sound che li unisce e che gli ha preso i cuori. 

Da qui il progetto Slime Studio delineato in base all’esigenza di rendere concreto il percorso  musicale dei giovani talenti campani.

Lowa, come ti sei avvicinato al mondo dell’Urban Music? 

“sin dall’età di tredici anni, ascoltando prevalentemente la musica che mi veniva passata dalle frequentazioni di quel periodo, anche mia sorella ascoltava l’r&b degli americani. Poi, le prime Gem che si tenevano al noto locale Black House Blues in Avellino, da lì le prime Battle di freestyle assistendo e partecipando in prima persona alla nascita di un nuovo vero e proprio movimento ad Avellino”.

Ghetty per te?

“Per quanto riguarda me, l’approccio alla musica urban è iniziato verso i diciassette anni e dunque più tardivamente rispetto a Lowa ed anche maniera diversa. Dapprima gli studi accademici in conservatorio con lo strumento del violoncello. Successivamente anch’io assistendo alle prime battle di freestyle, coinvolto da un amico fraterno, T Rabbia, da lì ho capito che il genere rap era la mia roba”.

Lowa,  è stato difficile trasformare la passione per la musica in un lavoro? 

“Ad oggi per me la musica resta una passione più che un lavoro è proprio così che piace vivermela. È perlopiù una condivisione emozionale, una connessione veramente potente con gli artisti in studio. Sicuramente la molla che mi ha spinto a far sì che la passione per la musica si trasformasse in qualcosa che portasse ricavi e che fosse quindi anche in un certo qual modo catalogato come lavoro è stata la necessità di acquistare le attrezzature per la realizzazione dello studio”.

Ghetty a te come è andata?

“Dal punto di vista prettamente lavorativo, io ho avuto la grande fortuna di conoscere Lowa, lui da subito mi ha inserito a studio e mi ha introdotto nell’ambito. Devo tutto a lui.”

“Come a Lowa il discorso lavorativo per me è relativo, lo scopo per me è portare avanti la passione che ho e farmi strada con essa.”

“Faccio musica perché mi piace.”

Lowa, parlaci del progetto Slime Studio, come nasce? 

“Slime Studio nasce dall’esigenza di dare un punto di riferimento per le produzioni nel filone della  musica urban ai ragazzi della mia zona. Il progetto non è un idea solo mia, non rappresenta solo me, è una piccola FAM”.

Chi c’è dentro? 

“Molti artisti della scena Avellinese, come O’ Tsunami, Bogei, Manzi, Southboy, Nick, GDC tante figure di Avellino ma sopratutto della Campania. Da Slime Studio parte gran parte della musica nostrana.”

“Quello che accomuna tutti è la ricerca del sound, creare un suono che sia sicurante riconoscibile, che sia il nostro, ovviamente con le sfumature di un personale vissuto presente poi nelle varie tracce.”

Cerchiamo di tenere la street music quanto più reale possibile senza dover inventare storie immaginarie per dimostrare qualcosa o essere qualcun altro.”

La tua prima produzione, qual è stato l’artista per cui hai creato la traccia?

“Un mio caro amico Antonio in arte Travis, nel 2011. All’epoca la musica rap iniziava a comparire in classifiche con i vari Club Dogo piuttosto che Marracash, Fabri Fibra. I Mix Tape mi appassionavano molto, in quel periodo erano in freedowlods, ricordo di aver ascoltato  molti di Honiro Label, e dunque,  la scena romana e milanese mi appassiona di più. In quegli anni il mio studio già produceva  brani con l’utilizzo di autotune e con sonorità un po’ più verso la trap che andava a scontrarsi purtroppo con una mentalità, come del resto avveniva per i grandi artisti nell’ambito a livello nazionale, che era più puritana ed oldschool. In questo ci sentivamo vicini.”

Ghetty,  la tua prima produzione?

“è stata per Plusma, carissimo amico a tutt’oggi.”

Insieme abbiamo iniziato a fare musica, il mio percorso da rapper però  è stato brevissimo, direi anche fallimentare, poi mi sono dato alle produzioni proprio iniziando  con Plusma.”

Lowa, che sensazioni hai provato ad ascoltare la tua prima produzione?

“Sicurante stupore nel trasformare i miei stati d’animo in musica, è stato emozionante aver concretizzato un idea”.

E tu Ghetty cosa hai provato alla tua prima produzione?

“Sicurante soddisfazione, ovviamente era basica rispetto ai miei lavori di adesso, però sicurante ho provato gioia.”

“In quell’occasione ho capito quanto fosse diverso  produrre una musica  dal suonarla con lo strumento proprio perché non dovevo seguire spartiti preesistenti, ma creavo la mia musica, la mia opera.”

Lowa, per chi vorresti produrre?

“Mi basterebbe una sessione in studio con Gue, per dire okay sono con il king generazionale, sarebbe un bel obbiettivo”.

Ghetty, per te, qual’e’ l’artista a cui vorresti proporre una tua traccia?

“io ve la butto lì, così da poter dire ho fatto il massimo nella vita, mi piacerebbe una  co-produzione con Metro Booming e voce di PlayboyCarti”

Lowa, c’è un produttore invece con cui vorresti collaborare?

“Il sogno sarebbe produrre un disco/mixtape con tutti i producer e gli artisti della Fam Slime Studio”

Ghetty per te?

“Per me sarebbe il top un disco co-prodotto con LOWA e Kanye, hahaha”

Lowa, hai altri intessi oltre la musica, quale sarebbe stato il piano b?

“Oltre la musica mi appassiona molto il settore della ristorazione nel quale già ci lavoro in parte dovendo comunque supportare l’attività di famiglia. Ulteriore passione è quella del disegno, probabilmente se non mi fossi concesso alla musica avrei perseguito questo”

Ghetty, il tuo piano b?

“non riesco a pensare qualcosa che non sia la musica, anche il piano B ovvero i miei studi di informatica sono poi rivolti in realtà al piano A sicche’ il fine è stato quello di specializzarmi per i vari programmi di composizione. “

Lowa, quali sono i progetti futuri per Slime Studio?

“ Più sedi Slime Studios in giro per l’Italia, inoltre un disco da produttore.”

Per te Ghetty?

“anche io lavorerò a un disco da produttore, mi piacerebbe il coinvolgimento di più artisti nel progetto”

Grazie ragazzi!

Alessandro D’Arienzo & Erika Iovino 

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