“La Giusta Via” di Daniela Merola e’ il romanzo che, con molto piacere, propongo questa settimana ai nostri lettori.

La storia di una donna, Margherita Sossio, dei suoi amori, dei suoi dolori, delle sue lotte, incessanti, appassionate, spesso devastanti. Il libro sin dalle prime pagine, cattura l’attenzione con ritmo incalzante e pregnante, al punto da rimanere presto intrappolati nella vita di Margherita.

Simili a fili intrecciati, i sentimenti pulsanti della narrazione emergono come fitte reti colme di tutti gli elementi che compongono questa straordinaria ed elegante sinossi lungo la Giusta Via.

Il racconto si svolge tra Roma, Napoli e Parigi, tre lussuose capitali che contribuiscono a rendere la storia dinamica, sospesa tra il prima e il dopo, mentre il presente serpeggia, sfiorando una dimensione spazio- temporale volutamente incerta e pericolosa.

La Via Giusta e’ lo spazio bianco dove Margherita si muove e sta ferma, dove procede e arretra, dove si fa sentire e si tace, dove sogna, dove ricorda, dove vive. La giusta via e’ un sentiero che si fa ogni giorno più’ tortuoso e pericoloso, l’eden di serenita’ a cui Margherita non vuole piu’ rinunciare: “si volto’ dall’altro lato e inizio’ l’affannoso cammino verso la giusta via”, “si volto’ dall’altra parte e scelse di proseguire il cammino verso la giusta via: cosi’ scrive la nostra autrice, che con insistenza sottolinea tutte le volte in cui, per istinto o per scelta, la protagonista si dirige verso la giusta via. Ed e’ esattamente questa incredibile capacita’ dell’autrice di condurci attraverso i molteplici sentieri intrapresi dalla protagonista Margherita, a renderci questo personaggio cosi’ vivo, cosi’ genuino, reale e a noi vicino.

Il racconto che la nostra autrice narra non e’ soltanto la storia di una donna calata nel suo tempo e avulsa da contesti intimi e privati. Al contrario, la Merola delinea perfettamente il suo personaggio- protagonista, che ci presenta nelle sue diverse fasi, a partire dall’infanzia fino alla sua eta’ matura, passando attraverso la figura centralissima e imponente del padre, e di riflesso attraverso quella dell’anglosassone madre, per poi passare a illustrarci, con incredibile portento, il tempestoso e burrascoso amore passionale tra Margherita e suo marito, Augusto, l’uomo che la donna amera’e odiera’, prendera’ e lascera’, respingera’ e accogliera’, che allontanera’ e avvicinera’, allontanandosi e avvicinandosi a sua volta, con la specificita’ di due contraddittori e appassionati amanti, cosi dannatamente tumultuosi e struggenti da avermi riportato immediatamente alla memoria Narcisa Valderi e Pietro Brusio.

“Nell’universo di Margherita ruotano uomini e donne che hanno una precisa identità e si mescolano con altri possessori di volti senza connotati o donne dal fascino esoterico e misterioso, come la nobildonna Aquilina De Scorciatis”

Il racconto scivola fluido tra le pagine, straordinario libro edito da LFA Publisher, con la lucida, precisa e profonda introduzione di Anna Copertino.

La via giusta e’ una metafora, un’ancora, un appiglio, una porta che si apre alla fuga per poi farci tornare, in un dentro e fuori continuo e incessante che conduce inevitabilmente a riflettere   sulla propria via giusta, quella che ognuno di noi puo’ riconoscere o sa’ intraprendere, come un sentiero sicuro o pericoloso, lineare o tortuoso. Con un incredibile finale a sorpresa, il racconto ci condurra’ sicuramente a riflettere sulla via giusta di ciascuno di noi.

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