Di Andrea Corigliano

News – L’ANTICICLONE DI CAPODANNO POTREBBE FAR CADERE DIVERSI RECORD DI CALDO SULL’EUROPA CENTRO-OCCIDENTALE, COMPRESA L’ITALIA.

L’anticiclone di capodanno. L’evoluzione del tempo atteso per i prossimi 5-6 giorni è ormai delineata e man mano che la fase anticiclonica si avvicina si riesce anche a stimare meglio la sua portata. Abbiamo parlato l’altro ieri di “alta pressione aberrante” per le pesanti anomalie termiche previste in quota, a circa 1500 metri, dove il promontorio nord africano trasporterà una massa d’aria insolitamente mite per il periodo e oggi troviamo conferma sull’eccezionalità di questa figura barica anche nelle conseguenze che questa dinamica atmosferica avrà anche nei bassi strati e, in particolare, nella temperatura a due metri dal suolo. Per comprendere quanto ci allontaneremo dalla climatologia del periodo ci viene in aiuto l’Extreme Forecast Index (EFI) applicato alla previsione della temperatura a 2 metri, cioè un indice che permette di stimare quanto sia anomala una situazione meteorologica, in questo caso dal punto di vista termico, confrontando la distribuzione delle previsioni d’insieme del sistema probabilistico con il clima del modello. L’indice assume valori tra -1 e +1. Se tutte le previsioni d’insieme indicano valori superiori al massimo del clima, l’indice assume valore 1, mentre assume valore -1 se tutte le previsioni indicano valori inferiori al minimo del clima. In questo caso, la situazione che si prospetta tra il 29 dicembre al 2 gennaio è molto favorevole ad avere valori di EFI prossimi all’unità positiva sulla maggior parte dell’Europa centro-occidentale, a significare che è quindi altamente probabile avere condizioni atmosferiche molto anomale per il periodo a tal punto da poter determinare il raggiungimento e il superamento di record di caldo registrati in passato. Nelle figure allegate è mostrata la previsione dell’EFI della temperatura a 2 metri, mediata su tre giorni, per mostrare l’evoluzione del segnale dell’aberrante anomalia portata da questa situazione meteorologica. Si nota come su una vasta area comprendente penisola iberica, Francia, Isole Britanniche, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria l’EFI assuma valori che, grosso modo, si porteranno tra +0.8 e +1.0. In particolare, si osserva piuttosto chiaramente come su Spagna, Francia e Italia i valori più elevati dell’indice siano previsti sugli altopiani o sui rilievi a dimostrazione del fatto che la formazione di inversioni termiche, che sono tipiche proprio dei campi anticiclonici nella stagione fredda, attenueranno parzialmente l’eccezionale anomalia termica nei bassi strati. In particolare, focalizzando l’attenzione sulla nostra penisola, risulterà molto elevata la probabilità che dei record di caldo possano essere superati su Alpi, Prealpi e Appennino centro-settentrionale. Sul resto del territorio nazionale un indice EFI per lo più compreso tra +0.6 e +0.8 °C va certamente a dare credito al transito di una fase decisamente anomala per il periodo che però non dovrebbe comportare il raggiungimento di picchi eccezionali di calore invernale, almeno in forma diffusa. Sarà adesso la reale evoluzione del tempo a quantificare in modo inequivocabile quanto sarà eccezionale questa situazione. Prima di chiudere, permettetemi una nota sulle finalità di questa pagina. Non è la prima volta che mi viene detto che i testi qui pubblicati sono troppo lunghi. Lo capisco perfettamente, perché Facebook è concepito come un contenitore dove passare il tempo e svagarsi. Personalmente, utilizzo invece questo mezzo per fare divulgazione e quindi per parlare della scienza del tempo. Credo che ogni tanto si possa fare uno strappo alla regola e magari dedicare cinque minuti alla lettura di un testo che può lasciare nel nostro bagaglio qualche briciola di conoscenza in più, in un momento un po’ triste per la cultura meteorologica condannata a sottostare alle leggi del mercato, dove prima vengono i contatori di click e poi tutto il resto. Abbiate quindi un po’ di pazienza se vi trattengo più del dovuto: se non vi va, siete più che liberi di usare il mouse come il telecomando e… cambiare canale.Ho concluso. Se vorrete, ci rileggeremo da lunedì 3 gennaio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *