Di Carmela D’Auria

Le mamme hanno sempre ragione: Eh, si, questo pandemonio ci ha cambiati. E io non sono esente. Ho iniziato a mettere la maglietta intima, cosa aberrante fino a qualche anno fa: mia madre continuava a controllare se ce l'avessi anche quando sono diventata adulta e indipendente.- Vieni 'no poco qua - mi invitava quando andavo a prendere le bambine - fammi veré 'na cosa. -E mi sollevava la camicetta sul fianco.- Tu pure finisci 'o spitale! - inveiva dolcemente anche col solleone. E volteggiava la mano in modo sussultorio, fino a portarsela alla bocca nella finta di morderla. Poi controllava anche le nipoti, capace di denunciarmi all'infanzia maltrattata, con l'accusa di non mettere la canottiera alla prole.Per questo motivo, ogni mese, quando ritirava la pensione, andava da Edda e faceva incetta di magliette, mutante, calzini e pigiami per me, mio marito, le bambine e pure per mio fratello, costretto ad imbarcare la valigia, tanto diventava pesante, quando tornava a Pavia. E meno male! Ora, per paura che possa ammalarmi, che so, prendere il raffreddore o l'influenza, quelle magliette, ancora imbustate, mi sono tornate utili e pure i pigiami. Vuoi vedere che mi scopra di notte e prenda freddo. Eh, si, sono cambiata.In questo caso, mi sono cambiata (la canottiera). Camminavo sotto la pioggia con nonchalance, anche fresca di parrucchiere: con l'acqua fin dentro le scarpe, facevo chilometri, palazzo palazzo. Naturalmente mia madre, conoscendo la mia scelleratezza, mi riforniva periodicamente anche di ombrelli, ma quelli li ho persi tutti, ahime.- 'O paj quanno fai vecchia! - mi ripeteva quando arrivavo inzuppata fradicia. Due ne ho comprati, adesso, di ombrelli: dovessi perderne uno. Eh, si, sono cambiata.- Con il sole e con la pioggia, ti bagnavi sempre tu. Ero pronto ad asciugarti, ma non ce la faccio più... - Intervallo musicale tratto da "L'angelo azzuro", ma chi la canta non me lo ricordo più. Maglie di lana, sciarpe e cappelli non sono mai stati ben visti dai miei armadi: Natale, Pasqua o Epifania, sole africano o vento siberario, non hanno mai spaventato la mia generosa scollatura.- Tu pigli 'a brunchite - mi avvertiva mamma - nun si chiú na criatura - e mi abbottonava con amore la camicia. Ora senza pashmina, nemmeno il naso, che per lunghezza è il primo ad uscire, metto fuori. Eh, si, sono cambiata. Le mamme hanno sempre ragione, si sa, anche se non potevano sapere che poi sarebbe venuta la pandemia che tutti ci porta via.

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