Il cibo crudo ha diversi benefici per la salute: quali sono? E come si può evitare il rischio di contaminazione soprattutto con la carne e il pesce? Ecco alcuni dettagli.

Salute – La cottura zero preserva vitamine, minerali, nutrienti, enzimi, acidi grassi essenziali e aminoacidi che altrimenti vengono distrutti dalla cottura. Questo migliora le proprietà nutrizionali di frutta, verdura, carne e pesce. Anche i sapori degli alimenti sono preservati dalla cottura zero. Senza contare che il cibo crudo favorisce la masticazione: il lavoro delle mascelle e della saliva favorisce un buon assorbimento del bolo alimentare e consente una migliore digestione. Il senso di sazietà è potenziato sentendosi più pieni.

Per i più ecologici, il cibo crudo ha il vantaggio di ridurre il più possibile l’impronta ecologica dei pasti, poiché non viene utilizzata energia per cucinarli o riscaldarli.

Tuttavia, il consumo di centrifugati di frutta, bastoncini di verdura, tartare o carpacci deve essere associato a una buona dose di precauzione. La cottura ha il potere di distruggere i germi patogeni e di prevenire allo stesso tempo le intossicazioni alimentari. infatti, per proteggere dalla contaminazione il feto (l’esposizione al batterio listeria monocytogenes va evitata per prevenire la listeriosi), le donne in gravidanza dovrebbero evitare tutti gli alimenti crudi per 9 mesi.

Per il carpaccio o la tartara, non esitate a dire al vostro macellaio o pescivendolo che intendete mangiare i loro prodotti crudi il modo da prediligere i prodotti più freschi. Per tutti gli altri alimenti scegliete il biologico: una scelta particolarmente azzeccata nel reparto frutta e verdura, soprattutto se volete mangiare la buccia. Ciò non significa che non si debbano lavare gli alimenti con acqua pulita. È inoltre consigliabile “conservare la frutta e la verdura nell’apposito contenitore, in un sacchetto separato per isolarla dagli altri alimenti in quanto possono contaminarli (soprattutto quelli coltivati in terra).

Un altro consiglio: consumate carne e pesce il giorno stesso per evitare ogni rischio di proliferazione batterica, anche se conservati al fresco.

Se intendete consumare il pescato del giorno crudo, sappiate che i prodotti ittici devono essere conservati nella parte più fredda del frigorifero, a una temperatura massima di +4°C. I prodotti della pesca ricreativa (es. pesca sportiva) devono essere conservati in una borsa frigo con ghiaccio o con un accumulatore (equivalente a T°<+4°C).

Infine, bisogna stare attenti al rischio di contaminazione da Anisakis, parassiti presenti nel pesce selvatico crudo che vengono distrutti solo dalla cottura e causano gravi infezioni intestinali. Come si può prevenire? Congelando il pesce destinato a essere consumato crudo o marinato. Il congelamento per 48 ore a -20°C o per 7 giorni in un congelatore domestico (-18°C), è sufficiente per eliminare il parassita. Si consiglia inoltre di fare fette sottili per controllarne la qualità ed eventuali parassiti.

Nota: il consumo di alimenti crudi è sconsigliato se si hanno intestini fragili, quindi donne in gravidanza, ma anche bambini, anziani e/o immunocompromessi. Per preservare il più possibile la qualità nutrizionale degli ingredienti, è meglio cucinarli alla piastra o al vapore. Le tecniche più dannose per la qualità nutrizionale sono la cottura alla griglia e la frittura.

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