Melanoma e carcinoma: come prevenire un secondo tumore della pelle

Giuseppe Manfra
Autore di +Plus! Magazine
Dopo un primo tumore della pelle, il rischio di svilupparne un secondo è concreto. Conoscere i giusti comportamenti e adottare una protezione efficace può fare la differenza nella prevenzione.
Una volta che si è ricevuta una diagnosi di tumore cutaneo, il rischio di svilupparne un secondo diventa reale e concreto. È importante sapere che il melanoma nasce dai melanociti, le cellule della pelle che producono la melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle. Sebbene rappresenti solo il 10% dei tumori cutanei, il melanoma è il più pericoloso. Al contrario, il carcinoma basocellulare tende a restare localizzato e non provoca metastasi, mentre il carcinoma spinocellulare (o a cellule squamose), più raro, può invece diffondersi ad altri organi se non trattato tempestivamente.
Per chi ha già avuto uno di questi tumori, il rischio di una recidiva o di un nuovo tumore è decisamente aumentato. “Il rischio di sviluppare un nuovo carcinoma o un nuovo melanoma è significativamente più alto nei pazienti con una precedente storia di tumore cutaneo. Questo rende indispensabile una sorveglianza dermatologica rigorosa e una protezione solare ancora più attenta”, spiega la professoressa Ève Maubec, dermatologa presso l’ospedale Avicenne di Bobigny e membro della Società Francese di Dermatologia (SFD).

Melanoma e Carcinoma
Secondo i dati forniti proprio dalla SFD, l’8% delle persone che ha già avuto un melanoma ne svilupperà un secondo. Anche per quanto riguarda i carcinomi, il rischio è accresciuto. È quindi essenziale che i pazienti interessati siano informati, consapevoli e soprattutto attenti a seguire alcune regole fondamentali.
Il sole: amico da trattare con cautela
Le radiazioni ultraviolette sono il principale fattore di rischio per i tumori della pelle. Il loro impatto è aumentato notevolmente con la diffusione dell’esposizione solare a fini estetici e ricreativi. Uno studio condotto in Australia su oltre 1.300 pazienti (un quarto dei quali con precedenti tumori cutanei) ha mostrato che l’uso quotidiano di una crema solare ha ridotto del 39% il rischio di sviluppare un nuovo carcinoma spinocellulare. Tuttavia, non ha avuto lo stesso effetto sul carcinoma basocellulare, anche se ha contribuito ad allungare il tempo di insorgenza di una recidiva.
Nonostante numerose ricerche dimostrino che chi ha avuto un carcinoma tende a modificare le proprie abitudini rispetto all’esposizione al sole, questo cambiamento spesso non è sufficiente. Uno studio francese ha rilevato che il 96% dei pazienti era consapevole del legame tra sole e tumori della pelle, ma solo il 59% evitava l’esposizione nelle ore più calde, il 45% indossava un cappello, il 28% abiti coprenti, e appena il 35% usava regolarmente una crema solare ad alta protezione.
Otto abitudini salva-pelle
Per ridurre il rischio di un secondo tumore cutaneo, la Società Italiana di Dermatologia raccomanda di adottare questi comportamenti:
- Rispettare il calendario dei controlli dermatologici: almeno una visita all’anno, o con frequenza diversa se indicata dallo specialista.
- Praticare l’auto-controllo della pelle: osservare regolarmente la pelle per individuare eventuali lesioni sospette. Usare specchi, fotografie o chiedere aiuto a qualcuno per controllare le zone difficili da vedere, come la schiena o il cuoio capelluto.
- Ricordare il metodo ABCDEper riconoscere i nei sospetti: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore non uniforme, Diametro superiore a 6 mm, Evoluzione (cambiamenti nel tempo).
- Notare il “brutto anatroccolo”: se un neo appare diverso da tutti gli altri, è consigliabile farlo controllare.
- Limitare l’esposizione al sole, soprattutto quando l’indice UV è pari o superiore a 3, ed evitare l’uso di lampade abbronzanti.
- Indossare abiti protettivi e occhiali da sole quando si è all’aperto.
- Applicare una crema solare resistente all’acqua, con SPF 50, ogni volta che ci si espone al sole, rinnovandola ogni due ore.
- Informarsi sugli eventuali effetti fotosensibilizzanti dei farmaciin uso: in tal caso, bisogna essere ancora più attenti.
La Società Italiana di Dermatologia sottolinea l’importanza di rafforzare i messaggi di prevenzione rivolti alle persone a rischio e di integrare in modo sistematico la prevenzione secondaria all’interno dei percorsi di cura.
La strada verso un’efficace tutela della salute, soprattutto per ridurre il rischio di melanoma e carcinoma, passa attraverso piccoli gesti quotidiani, come l’applicazione della crema solare e la scelta di indumenti protettivi, che sommati nel tempo possono fare una differenza sostanziale.
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