“Mi sento cittadino del mondo”. Gaetano Maffeo si racconta nell’intervista che vi propongo questa settimana. In tutta onestà posso dire che difficilmente mi capita di incontrare ‘artisti’ umili, cordiali, simpatici e stimolanti come in questo caso. E non è affatto scontato, credetemi!

Quando gli chiedo di presentarsi con una frase, un pensiero, un aforisma che gli appartiene o lo caratterizza, mi risponde:

«”The Art we look at is made by only a select few. A small group create, promote, purchase, exhibit and decide the success of Art. Only a few hundred people in the world have any real say. When you go to an Art gallery you are simply a tourist looking at the trophy cabinet of a few millionaires…” ovvero “L’Arte che guardiamo è fatta solo da pochi eletti.  Un piccolo gruppo crea, promuove, acquista, espone e decide il successo dell’Arte.  Solo poche centinaia di persone al mondo hanno voce in capitolo.  Quando vai in una galleria d’arte sei semplicemente un turista che guarda la bacheca dei trofei di qualche milionario”. La frase è di Banksy, il mio street artist preferito». Di Bansky, infatti, colleziona tutto ciò che può.

Conosciamo più a fondo un artista completo, che inizia a muovere i primi passi in pittura a 13 anni. Poi inizia, negli anni ’90, a partecipare a varie mostre in tutta Italia, sempre rimanendo nell’ombra, ma senza mai abbandonare quello che sa fare e vuole fare: dipingere, creare, esprimere sé stesso con la sua arte. E infatti nel 2020 arrivano riconoscimenti da tutto il mondo e iniziano a ‘fioccare’ i maggiori feedback positivi. «L’inizio di un percorso consapevole – dichiara- si è avviato durante la pandemia, perché avevo più tempo da dedicare all’arte». Così Gaetano Maffeo comincia a collezionare premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio “Alighieri” a Casale Monferrato, il “Vita Nova” a Firenze e il “Michelangelo” a Roma. E nel 2022 arriva la svolta con le esposizioni internazionali.

Così, per rompere il ghiaccio, gli chiedo di presentarsi. Mi risponde: «Sono nato ad Atripalda, nel 1974. Ho sempre manifestato le mie propensioni alle arti. Un bel giorno presi una vecchia tela inutilizzata e con i pochi colori a tempera che avevo, feci il mio primo quadro: una “natura morta” un po’ stravagante, era raffigurata una stanza, una finestra ed un tavolo, e su di esso un vaso ed una rosa fuori dal vaso, fluttuante nell’aria. Era il 1987. Da lì poi lo studio da autodidatta, quello che apprendevo a scuola e poi tanta, tanta sperimentazione.Ricordo la mia “voglia di creare”, chiuso in una stanza, gli occhi alla finestra e l’immaginazione di un soggetto che prendeva forma su qualunque supporto».

Prima domanda. Chi è Gaetano Maffeo? È semplicemente uno dei tanti che vive su questo bellissimo pianeta, che vorrebbe esprimere le sue sensazioni, le sue emozioni, le sue paure e le sue amarezze, attraverso una forma di comunicazione non verbale.

Seconda domanda. Cosa o chi ispira le Tue opere? Sono ispirato da tutto ciò che mi circonda: potrebbe essere una passeggiata, un viaggio, un pensiero, una frase di un libro, una canzone, un gesto, l’attesa alle Poste, una ricerca su Google, insomma tutto ciò che potrei captare dall’esterno e catalizzarlo dentro di me, descrivendolo in un “messaggio visivo”

Terza domanda. Nelle Tue opere utilizzi solo il bianco e il nero. Perché? Utilizzo unicamente essi perché sono l’unione e l” assenza del colore stesso, che riuniti, formano un’infinita gamma di grigi, dando vita alla creazione.

Quarta domanda. La Tua opera è intrisa di un messaggio forte e deciso rivolto ai giovani. Quale?Ogni mia creazione rivela un messaggio, destinato a tutti, non solo ai giovani. Ho un’attenzione maggiore a questi ultimi poiché saranno il nostro futuro, gli uomini di domani, ma quello che “dico” ha una valenza universale.

Quinta domanda. Può l’Arte, la Cultura, il Bello, cambiare il mondo? In che modo? È una domanda molto intensa, molto importante. Credo fortemente in questa “triplice alleanza”, che possa permettere di ricreare ogni forma di rapporto col nostro Pianeta, con i nostri simili, vivendo in armonia con tutte le bellezze che questa vita ci offre.

Sesta domanda. Crei ad Atripalda, dove vivi, ma esponi in tutto il Mondo.  A quale luogo appartieni realmente? La mia città natale è importante, ma devo dire che mi sento cittadino del mondo. L’ importante è avere sempre rispetto di dove si è in quel momento.

Settima domanda. Sei Irpino e in quanto tale immagino Tu sia legato alla nostra terra. Cosa manca oggi all’Irpinia? Quale messaggio rivolgi ai giovani di questa terra e a coloro i quali amministrano questa terra? La nostra Irpinia è un territorio davvero importante, “vivo” scenario di tante possibili attività concrete, da incanalare in tutte le forme di Arte e Cultura. A mio avviso manca un discorso proiettato verso l’interazione tra giovani e Arte. Vi sono tante bellissime rappresentazioni, eventi, che si perdono nell’attimo in cui finiscono. Ci vorrebbe un progetto artistico a 360 gradi, un “polo” dove ogni persona, e qui mi rivolgo a tutti, non solo ai giovani, riescono a trovare l’ambiente idoneo dove potersi esprimere. Non dimentichiamo che tutti sentiamo il bisogno di esprimerci, senza pregiudizi, senza la sterilità della critica involutiva, ma trovando il coraggio di rivelare sé stessi.

Ottava domanda. Il Tuo rapporto con le Tue creazioni? Cosa ti lega a loro, cosa sono per Te? Ho un legame profondo con le mie creazioni, quasi viscerale. Esse racchiudono le “mie parole silenziose”, quelle non dette, che non si raccolgono nel limbo dell’oblìo ma prendono forma nei pigmenti che si aggrappano alla carta.

Nona domanda. Sarai presto impegnato nei tuoi prossimi eventi. Ce ne parli? Sarò a Sanremo all’Ariston, a Cortona, a Innsbruck, a Treviso, Mestre, Padova tra settembre, ottobre e novembre. Poi da dicembre sarò a New York, Washington, Los Angeles, Miami, con date che si protrarranno fino a nuovo anno.

Decima domanda. Vuoi lasciare qui i Tuoi contatti per chi intende vedere le tue opere, dal vivo oppure on line, contattarti per esporre? Per chi volesse seguirmi, potrà farlo tramite social cercandomi su internet. Per informazioni dirette lascio la mia email, [email protected]. Per chi fosse interessato a vedere le mie creazioni, al momento non ho in calendario mostre nella nostra provincia. Nulla vieta che possa esserci e sarete aggiornati tramite canali social.

GRAZIE.

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