Movimento per l’emancipazione della Poesia (MeP): la poesia che sorprende e ferma il tempo.

LANDeSCAPES – Oggi Lupus in fabula vuole raccontarvi di un progetto creativo che da più di un decennio cerca di ridare voce e leggittimità alla poesia. Dopo le sfide dei dorsi poetici lanciata qualche settimana fa, vi raccontiamo questa esperienza che ci affascina e ci ricorda che la poesia non è morta e che ne avremmo davvero bisogno nel nostro quotidiano. ll Movimento per l’emancipazione della Poesia (MeP) si dedica all’affissione di poesie contemporanee stampate su semplici fogli bianchi sui muri delle nostre città, agendo nell’anonimato più totale, sia per motivi legali, sia per intenti: l’obiettivo infatti è riaccendere l’interesse sulla poesia contemporanea. La poesia scende in strada, tra la gente, permettendo a tutti di accedervi; ci sorprendende e modifica il paesaggio urbano.

Il MeP è stato fondato a Firenze nel marzo 2010, è un movimento artistico che persegue lo scopo di infondere nuovamente nelle persone interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme. Un gruppo di ragazzi, uniti dall’esigenza di rivendicare la poesia come entità libera dai limiti editoriali e sociali, ha deciso di intraprendere questa azione: l’attacchinaggio di poesie per le vie della città. Il primo attacchinaggio del MeP a Firenze ha portato ad una repentina espansione, ed è nata così l’esigenza di fondare nuovi nuclei anche all’estero : Parigi, Amsterdam, Barcellona. Bello sapere che in tantissime città esistono persone che, per quanto distanti, sono mosse da uno spirito comune, dalle stesse intenzioni e dalla stessa caparbietà: quella di emancipare la poesia. L’intento del movimento non è quello di imporre una sopraffazione artistica, ma piuttosto di proporre un dialogo con altre forme d’arte e un intervento sul paesaggio urbano (capita spesso di collaborare con street artist o writers) che inviti il passante alla lettura. Le poesie non vengono mai affisse su edifici pubblici o storici, ma quasi sempre su muri sporchi o scrostati. Nel movimento sono accolte le poesie di chiunque voglia inviarle, senza selezione e senza censura, la diffusione avviene nell’anonimato. Ogni poesia riporta semplicemente una sigla con lettere e numeri al fine di puntare l’attenzione sulla poesia stessa, invece che sulla poesia di un tale autore.

Come si legge dal loro sito:

Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia è un movimento apartitico di azione politica e sociale che si propone quale rete alternativa di creazione e diffusione di poesia contemporanea. Espressione di un’esigenza collettiva, il MeP nasce dalle contraddizioni riscontrate nell’attuale società, consumistica e disattenta, e con pratiche diverse si adopera per risolverle”.

Queste parole ci toccano tantissimo: sapere che oggi esiste ancora chi crede fermamente nel potere della poesia, della letteratura, della cultura, ci fa sentire più forti e ottimisti!

Nel 2017 Orticalab dedicava un interessantissimo articolo al MeP approdato anche ad Avellino… poi pero’ chissà, i poeti sono andati via, è arrivata la pandemia e ci siamo rinchiusi su noi stessi. Vorremmo che la nostra città diventasse “contenitore” di questa azione poetica e sociale. Abbiamo voglia di partecipare a questo movimento, di passeggiare nella nostra città e leggere poesie affisse ai muri.

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