Musica popolare italiana: tradizione e storia

Musica – Con il termine “musica tradizionale italiana” viene indicato l’insieme delle musiche tradizionali della nostra penisola.

A seguito dell’unità nazionale italiana, avvenuta nel 1861, e alla divisione secolare della nostra penisola in piccoli stati indipendenti, non si è sviluppata un’unica tradizione musicale ma varie tipologie che a seconda della regione geografica hanno subito le influenze di popoli vicini o delle dominazioni straniere.

Nell’Italia settentrionale a farla da padrone è la cultura agricola montanara, con i suoi balli che accompagnavano tutte le feste e celebrazioni, generalmente uniti ad una coppia di musicisti con piffero e fisarmonica.

Nell’Italia centrale, soprattutto in Toscana, Lazio e Abruzzo, si diffondono a partire dal medioevo le poesie cantate con ottava rima.

Queste poesie erano spesso utilizzate dai poeti per le loro improvvisazioni ed esistevano delle vere e proprie gare con composizioni di rime improvvisate.

In Toscana e nel Lazio le forme più comuni di poesia in rima erano “il rispetto e lo strambotto” due forme metriche molto simili allo stornello.

Il ballo tradizionale dell’Italia centrale era invece il Saltarello, che a sua volta presentava molte varianti locali.

L’Italia meridionale è la zona del Paese in cui la tradizione musicale popolare si è sviluppata in modo più ricco e anche quella in cui tali tradizioni sono state meglio conservate fino ai giorni nostri.

Il ballo tradizionale più conosciuto è sicuramente la Tarantella, eseguito ancora oggi praticamente in tutte le regioni del sud Italia, nelle sue numerose varianti.

Con il termine generico di tarantella vengono definite molte delle melodie tradizionali del sud Italia e le rispettive danze.

Il nome “tarantella” deriverebbe da “taranta”, termine dialettale con cui nelle regioni del sud veniva indicata la tarantola.

Secondo la tradizione chi veniva morso dalla tarantola poteva trarre giovamento attraverso la danza forsennata simile ai movimenti del ragno che avrebbe provocato l’espulsione del veleno attraverso il sudore.

Un particolare tipo di danza della famiglia delle tarantelle è la Pizzica Salentina nata come danza ludica e religiosa.

Gli strumenti principali che accompagnavano la danza erano il violino e il tamburello. Verso la fine dell’Ottocento sono stati introdotti sempre più di frequente la fisarmonica e l’organetto. Oggi, scomparso il fenomeno del tarantismo, questi balli hanno conservato salde radici e sono numerosi i gruppi musicali che le hanno riproposte anche in chiave più moderna.

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