Napoli. La nuova Mostra di Pizzi Cannella si e’ appena inaugurata al Blu di Prussia.

Omaggio alla citta’ di Napoli, la Mostra dal titolo “Canzone” inaugura lo spaccato primaverile della stagione espositiva della Fondazione Mannajuolo.

Realizzata in collaborazione con l’archivio Pizzi Cannella, la Mostra si snoda con una serie di tredici opere, tra tele e carte di vario formato e con titoli iconici: Pulcinelle, Maruzzella, Spaccanapoli, Canzone, Pulcinella del Golfo, Puricinielle, Scherzo e Canzone, Conchiglia, Corallo, I Vasi di pesci. I nuovi dipinti raccolgono il vocabolario iconografico che Pizzi Cannella ha creato dalla metà degli anni ‘80’ fino ai nostri giorni.

In un linguaggio raffinato ed enigmatico denso di segni criptici, di tracce simboliche ricorrenti dal significato quasi esoterico, Pizzi Cannella raffigura oggetti, reperti, archetipi, che hanno radici profonde nella nostalgia e nei ricordi dell’artista, isolati in una dimensione spazio- temporale dove la figura umana non esiste, ma esiste ciò che essa può rappresentare.

E’ dunque la ‘memoria’ il fil rouge del percorso creativo dell’artista, che insiste anche nell’esposizione partenopea, intrinseca a un’espressione artistica che Pizzi Cannella fa emergere nella sostanzialità’ dell’opera.

Nella materia pittorica e artistica in generale, colori, note, parole, suoni bastano a rendere unica e completa l’opera d’arte in quanto ‘miracolo’ che appartiene a tutti “e di tutti nasconde gioia, amore, tristezza, malinconia, ingiustizia da raccontare, delitti da vendicare – come dichiara lo stesso artista, che continua affermando che “questa mostra ha il titolo di ‘’Canzone‘’. Mi piace pensare che abbia come complici musica, parole, colori e piccoli segni. Dire che è dedicata a Napoli mi pare superfluo. (Pizzi Cannella, Roma, marzo 2023).

La mostra “Canzone” di Pizzi Cannella, curata da Maria Savarese, sara’ aperta al pubblico al Blu di Prussia in Napoli, dal 27 aprile al 14 ottobre 2023. Completa la mostra, un catalogo Paparo Edizioni con un testo di Maria Savarese ed alcune suggestioni scritte da Maurizio Braucci.

L’Artista.

Piero Pizzi Cannella nasce a Rocca di Papa nel 1955 e comincia a dipingere da piccolissimo. Dal 1974 al 1977 frequenta il corso di pittura tenuto da Alberto Ziveri all’Accademia di Belle Arti di Roma e, contemporaneamente, s’iscrive al corso di Filosofia alla Sapienza.

Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dando vita alla “Scuola di San Lorenzo” con Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, con i quali partecipa a numerose mostre collettive, tra le quali nel 1984 Ateliers, a cura di Achille Bonito Oliva. Negli anni tiene diverse mostre personali in gallerie private, in Italia e all’estero, tra cui quelle a Roma Galleria Mucciaccia a cura di Cesare Biasini Selvaggi nel 2012 e presso Partners & Mucciaccia Gallery a Singapore nel 2014.

Con una materia pittorica corposa, dai primi ’80 Pizzi Cannella si concentra su oggetti del quotidiano domestico – come gioielli, vestiti, tavoli, fiori secchi, sedie, ventagli, lucertole o anfore – privi di ogni spessore, immersi in una realtà evanescente, per alcuni tratti metafisici, nella quale sembrano condensarsi metaforicamente la vita e l’essenza di un passato dimenticato, le nostalgie, i sogni e le memorie collettive del nostro presente.

https://www.archiviopizzicannella.it/

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