La Direttiva Omnibus e la Trasparenza dei Prezzi per i Consumatori: Cosa Cambia e lo Stato di Implementazione in Italia


La Direttiva98/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, nota come “direttiva
sull’indicazione dei prezzi”, ha l’obiettivo di garantire ai consumatori informazioni chiare e
trasparenti per consentire loro di valutare e confrontare i prezzi dei prodotti. Questa direttiva
è stata modificata dalla direttiva (UE) 2019/2161 del parlamento europeo e del consiglio,
conosciuta come “direttiva Omnibus”, che ha introdotto norme specifiche (articolo 6 bis) per
gli annunci di riduzione di prezzo.
Mentre molti Stati dell’Unione Europea hanno già implementato la direttiva Omnibus, l’Italia
sta ancora lavorando al recepimento. La legge n. 127 del 4 agosto 2022, contenente la
Delega al Governo per il recepimento e l’attuazione di alcune direttive e atti normativi
dell’Unione europea, tra cui la direttiva in questione, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il
26 agosto 2022 ed è entrata in vigore il 10 settembre 2022. Entro tre mesi da questa data, il
Governo italiano dovrà adottare i decreti legislativi di recepimento della direttiva Omnibus.
Una delle principali innovazioni della direttiva Omnibus è l’introduzione di norme specifiche
sugli sconti, che finora non erano regolamentati in modo adeguato a livello europeo. La
direttiva richiede che gli annunci di riduzione di prezzo indichino il prezzo precedente
applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell’applicazione
dello sconto. Il prezzo precedente deve essere il più basso applicato durante un periodo non
inferiore a trenta giorni prima dell’applicazione dello sconto.
La comunicazione della Commissione Europea “Orientamenti sull’interpretazione e
l’applicazione dell’art. 6 bis della direttiva 98/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio”
ha chiarito ulteriormente come i prezzi scontati debbano essere annunciati, consentendo
informazioni trasparenti ai consumatori. Gli annunci possono indicare la riduzione in termini
percentuali o assoluti, mostrando il prezzo precedente insieme al nuovo prezzo più basso.
Per evitare abusi e false riduzioni, la direttiva impone un periodo minimo di 30 giorni per il
prezzo precedente, per evitare che i professionisti alterino i prezzi per creare un’apparenza
di riduzione. Inoltre, in caso di riduzioni graduali, il prezzo precedente da indicare deve
essere il più basso applicato nei trenta giorni antecedenti la prima riduzione.
La direttiva Omnibus rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei consumatori e
nella creazione di un mercato trasparente ed equo. Tuttavia, le norme specifiche e le
modalità applicative devono essere recepite correttamente dalla legislazione nazionale per
garantire una piena e coerente applicazione. L’Italia, pur avendo iniziato il processo di
recepimento, dovrà definire ulteriormente i dettagli per garantire una corretta applicazione
della direttiva Omnibus e la protezione dei consumatori.
Si sottolinea che il mancato rispetto delle disposizioni introdotte dalla direttiva Omnibus
potrebbe comportare sanzioni significative per le aziende, raggiungendo fino al 4% del

fatturato annuo della società o 2 milioni di euro in caso di mancanza di informazioni sul
fatturato. Pertanto, sia i professionisti che i consumatori dovrebbero essere consapevoli
delle nuove regole e delle informazioni da fornire negli annunci di riduzione di prezzo.
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Ing. Rosario Di Lascio per www.badil.it

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