Nasce la nuova rubrica dedicata al TERZO SETTORE dal titolo REL-AZIONARSI, con lo scopo di informare sull’ampio mondo delle organizzazioni non-profit ed un focus sulle ONP presenti in Irpinia

Da questa settimana Plus! Magazine amplia le sue rubriche, introducendo REL-AZIONARSI la rubrica dedicata al Terzo Settore, che sarà curata dal Dott. Simone Santamaria, Assistente Sociale ed Esperto in materia di Terzo Settore, Progettazione, Legislazione Sociale e Socio-Sanitaria nonché di Qualità dei Servizi Sociali in Regione Campania e cultore della materia in Gestione dei Servizi Sociali presso UNISOB Napoli.

L’autore si occuperà di comunicare e di trasmettere tutto ciò che riguarda l’ampio mondo delle organizzazioni non-profit, denominato Terzo Settore; quella parte di società civile che innanzitutto esprime la volontà di organizzarsi e di perseguire utilità sociale, come vedremo, attraverso lo svolgimento di attività di interesse generale (attività di pubblica utilità).

Da tempo ormai si parla di Economia civile o sociale, alternativa a quella del profitto, che tende ad una tipologia di scambio che si deve misurare con le persone, le relazioni, la fiducia, lo scambio solidale, il benessere collettivo e la sostenibilità delle attività. Le persone nascono connesse ai propri territori ed alle proprie usanze, maturano un interesse sociale e si aggregano.

Il Codice Terzo Settore, disciplinato dal D.lgs. 117/2017, valorizza questo aspetto umanistico e civile dell’economia. Agevola e concede benefici a chi si avventura e mette al centro la propria etica e disponibilità a realizzare attività di Welfare.

Vedremo quali sono gli strumenti a disposizione e come muoversi all’interno della normativa.

Un focus specifico sarà dedicato alle testimonianze delle ONP (organizzazioni non-profit) presenti sul territorio irpino e alle sinergie messe in atto dai vari attori: Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, Fondazioni, Imprese Sociali, enti Filantropici ed altre tipologie.

Il Welfare è cambiato per via delle nuove esigenze e nuovi bisogni che la società esprime. La crisi, e non il fallimento, dello Stato Sociale assistenzialista che provvedeva “da solo” ai tanti bisogni della vita dell’uomo, finisce per chiedere “aiuto” alla stessa società civile che, si spera, essere maturata per via della consapevolezza e della cultura acquisita, e perché no della sensibilità verso un tema. Essere utili alla società ha un impatto positivo sulla qualità della vita di tutto l’ambiente circostante. La grande rivoluzione è che da oggi in poi gli attori capaci di autodeterminarsi e contribuire al miglioramento saranno le Persone.

“È dal basso che sono nate le più robuste piante e mai il contrario”.

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