Le ultime indagini Istat confermano il trend costante degli ultimi anni: rischio inverno demografico per l’Irpinia.
Politica e dintorni – Irpinia, nuovo anno stesse notizie, e come sempre negative per la nostra Provincia, il calo demografico non si arresta il suo corso.
Avellino tra il capoluogo e la provincia contano ormai poco meno di 400.000 abitanti, 395.000 per esattezza, per risalire ad un dato simile bisogna andare indietro di oltre due secoli, all’epoca del feudo governato dai Caracciolo probabilmente gli ultimi amministratori degni di tale nome che hanno governato questo territorio, i quali mai avrebbero pensato che dopo 200 anni le cose non sarebbero cambiate.
La causa, o meglio le cause di tutto ciò sono da ricercarsi in una mescolanza di fattori ben noti da tutti: la precarietà o la mancanza di lavoro sicuro, caso emblematico è quello del nucleo industriale costituito dopo il Sisma dell’80 che doveva fungere da trampolino per l’irpinia, ma che si è rivelato l’ennesimo buco nell’acqua a causa della chiusura quasi immediata di molte delle imprese che erano venute per investire qui, acquisto vanno aggiunte anche altre cause quali l’assenza di una linea ferroviaria che colleghi il territorio alle restanti province della Campania e del principale circuito nazionale.
Molti degli emigranti, giovani particolari decidono di spostarsi altrove anche a causa della mancanza di un’istruzione universitaria, che le consenta di concludere il cerchio di studi avvenuto nei loro comuni natale, optando per un investimento a lungo termine che le consenta di vivere dignitosamente cosa che non potrebbe venire allo stato dei fatti nelle zone interne della Campania.
inversamente al numero degli emigranti, le persone che credono ancora alle promesse degli amministratori locali sono sempre di meno, è necessario capire cosa sarà il punto di non ritorno per far sì che finalmente il trend si inverta a favore degli irpini.