Proclamato lo sciopero in diversi settori ma con il rischio di precettazione, l’ira dei sindacati nei confronti del Governo

Politica a dintorni – Il venerdì 17 non è mai una data che passa inosservata, infatti per chi è superstizioso questo giorno non è giorno qualunque, questo venerdì 17 rischierà di passare negli annali della cronaca per lo sciopero caratterizzato dall’ira dei sindacati nei confronti del Governo, che si è arrogato del diritto di ricorrere alla precettazione.

A decretare la mobilitazione a cui parteciperanno lavoratori pubblici, personale scolastico, postale e sanitario che manifesteranno per otto ore, mentre i dipendenti del trasporto si limiteranno a sole quattro ore di protesta, motivo di questo sciopero alcuni punti controversi della nuova manovra economica dell’esecutivo, questi punti a detta delle sigle sindacali rischiano di minare ulteriormente le già fragili tutele dei dipendenti.

A detta del segretario della CGIL va evitato il ricorso alla precettazione, ovvero l’imposizione di un termine allo sciopero è una limitazione al tale diritto, la precettazione è stata firmata dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, lo stesso che quando era all’opposizione inneggiava allo sciopero generale di tre giorni, e che adesso come per altre tematiche ha cambiato completamente opinione.

Quello del diritto di sciopero nel nostro Paese è una storia che parte dai tempi dell’Unificazione, con i primi movimenti socialisti e comunisti a porre in essere le prime azioni a difesa dei lavoratori, sciopero che poi verrà abolito durante il regime fascista, e solo con l’avvento della Repubblica verrà ripristinato nella Costituzione stessa all’articolo 40, rimettendo la disciplina e norme apposite tra cui la stessa precettazione.

La giornata di venerdì dimostrerà quanta adesione avrà riscosso tra i lavoratori stessi e gli eventuali benefici riscossi l’augurio è che vengano rispettati i diritti di tutti e che la mobilitazione non sfoci in violenze che nulla hanno a che fare con i motivi della manifestazione.

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