Quanto è importante avvicinare il giovane pubblico all’arte? Ce lo chiediamo da quando abbiamo creato la nostra associazione, Lupus in fabula, che ha – tra tanti- come scopo quello di sensibilizzare i bambini e le loro famiglie all’arte, alla cultura in senso lato e alla creatività. I bambini si prestano con piacere al dialogo con l’arte, e in particolar modo a quello con l’arte contemporanea, ricca di esperienze immersive coinvolgenti, istallazioni visive e sonore che riescono a catturare l’attenzione e a sviluppare la creatività. Il giovane pubblico ha una minore rigidità mentale rispetto agli adulti e meno pregiudizi, cosa che gli permette di avere un atteggiamento più aperto, esprimere con sincerità il proprio punto di vista e lasciarsi coinvolgere nelle attività pratiche. Certamente ci sono dei casi in cui l’arte contemporanea, anche quella più celebrata, può rendere la vita difficile a un educatore. Pensiamo ad esempio a quelle opere che rappresentano in modo più o meno esplicito la sessualità, la violenza o la morte, concetti delicati e difficili da elaborare in modo appropriato all’interno di una visita o di un’attività di due ore. In quei casi si rende ancora più importante lavorare sulla cornice dell’esperienza attraverso attività preliminari, materiali interpretativi e conversazioni congegnate in base all’età e alle caratteristiche dei partecipanti. Attraverso queste strategie, l’opera, che sia di oggi o di ieri, può essere resa accessibile a varie fasce di età e valorizzata per quello che è: una rappresentazione in grado di arricchire il nostro rapporto con la realtà.

Nasce proprio da questa riflessione l’idea di proporre dei laboratori creativi sull’arte contemporanea, ed in particolare, su tre artiste, tre donne eccezionali che hanno dato un contributo essenziale alla storia dell’arte contemporanea. Perché tre donne? Perché riteniamo che troppo spesso si parli di arte al maschile e che l’universo femminile sia ricco ed eterogeneo ed abbia molto da raccontarci e da insegnarci.

I laboratori creativi saranno tutti preceduti dalla lettura di albi illustrati che racconteranno la vita delle tre artiste.

La scelta è stata quella di raccontare la vita e l’arte di tre donne eccezionali più o meno conosciute.

La prima sarà Yayoi Kusama (alla quale avevamo già dedicato un articolo nelle scorse rubriche) eccentrica artista giapponese, famosa per la vasta produzione di pois, zucche e mirrors e che ancora oggi espone in tutto il mondo. Racconteremo la sua vita attraverso un coloratissimo albo illustrato “Yayoi Kusama. Da qui all’infinito” e creeremo la nostra Infinity Room in miniatura con colori, oggetti e materiali di risulta.

Il secondo appuntamento sarà rivolto ad un’icona dell’arte contemporanea: Frida Kahlo e al suo universo colorato che celebra il Messico e le sue tradizioni. Anche in questo caso ci sarà la lettura di un albo illustrato ispirato alla sua vita seguito da un laboratorio creativo attraverso il quale i bambini familiarizzeranno con tutti i simboli evocati nelle sue opere: fiori, scimmie, teschi colorati, piante esotiche e molto altro.

L’ultimo incontro vedrà come protagonista un’artista meno conosciuta ma che rappresenta l’immagine dell’artista a tutto tondo: Louise Bourgeois, scultrice, pittrice, scrittrice, poetessa nonché la prima donna al mondo ad ottenere un’esposizione al Moma di New York. Con lei sperimenteremo proprio la scultura ed il tessuto (i suoi genitori erano tessitori), lavorando con la materia ed ispirandoci alle sue opere più celebri.

Lo scopo di questi laboratori sarà capovolgere la prospettiva, mettendo il bambino direttamente all’opera, dandogli gli strumenti, i mezzi per essere lui l’artista, un libro ancora da scrivere, una nuova esperienza da condividere. Un modo ludico per approcciarsi all’arte, scoprire forme, colori ed esprimere la propria creatività.

Vi aspettiamo numerosi.

Lupus in fabula

Per più dettagli: https://www.facebook.com/lupusinfabulav/

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