Ritorniamo a Visitare Summonte, uno dei borghi più belli d’Italia; ENTRIAMO all’interno del monumento simbolo di Summonte: la Torre Angioina

Torre Angioina a Summonte

La torre cilindrica, a base troncoconica, risale al periodo angioino ed è stata edificata a partire da una preesistente costruzione normanna quadrangolare, proprio per questo la forma geometrica della base scarpata risulta essere irregolare e tendente all’ellisse invece che al cerchio.
La torre è caratterizzata da cinque piani, così suddivisi:

  • Piano terra

E’ in realtà una cisterna utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana, risalente al XIII-XIV secolo.

  • Piano sopraelevato

Vano soprastante la cisterna e ad essa collegata mediante un pozzo era probabilmente destinato alla conservazione delle vettovaglie.

  • Piano primo

A questo piano si accede attraverso una scala esterna in muratura di conci di pietra sbozzata che si sviluppa lungo la parete esterna della torre. Il piano è caratterizzato da pareti in conci di pietra calcarea sbozzata a vista e da una serie di feritoie chiuse con infissi di legno. Sul piano è attualmente esposto il meccanismo restaurato dell’antico orologio della chiesa di San Nicola di Bari.

  • Piano secondo   

Il piano ha le stesse caratteristiche architettoniche del primo, con la sola differenza che è un po’ più ampio. All’interno del piano sono esposti una parte dei reperti archeologici, tra cui pezzi in ceramica, rinvenuti nel corso delle indagini archeologiche condotte presso l’area castellare tra il 1994 e il 2005. Tra le ceramiche si segnalano due interessanti esemplari di lucerne a vaschetta in invetriata verde risalenti al XIII-XIV secolo, accanto a ceramiche di impasto grezzo prevalentemente destinate alla cottura e alla preparazione dei cibi, tra cui una brocca con decorazione ad onda incisa sulla pancia e sul collo (XII secolo).
La frequentazione del sito anche in epoche più recenti è testimoniata da un frammento di piatto in ceramica graffita, risalente al XVI secolo, e da alcune brocche in maiolica sia monocroma bianca sia policroma, del XVII secolo.
Infine, sono esposti alcuni materiali rinvenuti presso una piccola chiesa dedicata a San Vito, di pertinenza del castello e di cui tuttavia oggi non vi sono più tracce. Tra i reperti vi sono alcune fibbie in ferro e in bronzo, un gancio e una serie vaghi in osso.

  • Piano terzo

Il piano ha le stesse caratteristiche dei precedenti con la sola differenza che presenta sei monofore ad arco policentrico.

  • Terrazza      

l’ultimo piano della torre, la terrazza, offre al visitatore un panorama assolutamente suggestivo con una vista a 360° del territorio sottostante.

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