YVES SAINT LAURENT: UN’ICONA INTRAMONTABILE
Fortuna Addivinola
Autore di +Plus! Magazine
L’icona della moda Parigina nasce nel 1936 in Nordafrica, il suo nome è Yves Henri Donat Mathieu-Saint Laurent.
Un talento innato, quello per la moda, a soli 17 anni vince il premio al concorso del Segretario internazionale della lana a cui partecipò anche il giovane Karl Lagerfeld, divenuto successivamente anche lui un’icona mondiale della moda contemporanea. All’età di 18 anni viene immediatamente notato dal direttore di Vogue Michel de Brunhoff che decide di presentarlo al già affermato ed iconico Christian Dior che, affascinato dal talento del giovane parigino, lo nomina suo successore e gli affida le redini della grande maison francese.
Nel 1960 nel pieno della sua carriera, fu chiamato a prestare servizio nell’esercito francese per combattere in Algeria, un’esperienza che segnò un cambiamento profondo nel suo stato d’animo. Nel 1962, insieme al compagno Pierre Bergé, Yves decise di aprire un proprio atelier di moda.Il successo è immediato, la sua creatività è unica, vorticosa, eccezionale; il suo amore per le donne gli permette di realizzare capi unici, che diventano delle opere d’arte e che restituiscono un fascino enigmatico e al tempo stesso raffinato. Nel corso della sua intensa carriera, divenne il principale fautore di un cambiamento sociale, colui che rivoluzionò le convenzioni di una società ancora non pronta ad accogliere la novità. Fu infatti colui che restituì alle donne la giusta dignità, riconoscendole come pari agli uomini con la creazione dello smoking, un abito maschile rimodulato sul corpo femminile.

Ma non fu solo la moda a svolgere un ruolo centrale nella sua vita; l’arte ebbe un’importanza fondamentale, rappresentando una fusione significativa che lo portò a collaborare con artisti, collezionisti e mecenati. La sua passione per l’arte si rifletteva nelle sue creazioni, come nei “rettangoli rossi, bianchi, gialli e blu” ispirati a Mondrian creando una collezione dedicata al pittore del Neoplasticismo, o nella riproduzione delle opere più celebri di Van Gogh, riproposte su giacche e tessuti. Lo stilista, insieme al suo compagno Pierre Bergé, divenne uno dei collezionisti d’arte più influenti del XX secolo, raccogliendo oltre 700 opere che trasfigurarono le loro residenze in veri e propri palcoscenici dove arte, moda e cultura si miscelavano costantemente.
Grazie a questo stilista iconico, la figura femminile ha progressivamente acquisito maggiore libertà, distaccandosi sempre più da una società ancora retrograda. Nel 1983, il Metropolitan Museum of Art, decide di dedicare una prima espositiva ad un’artista/stilista ancora in vita, in un percorso immersivo e coinvolgente dove viene ripercorso lo straordinario successo del designer.

Tuttavia la sua vita privata non è sempre stata affascinante e luminosa come le sue creazioni, al contrario, è stata ricca di sconvolgimenti emotivi, paranoie e momenti di chiusura sociale che hanno reso difficoltoso il suo percorso. Nel 2002 difatti, annuncia il suo ritiro in un comunicato stampa, in cerca di un’intimità probabilmente mai avuta a causa del suo enorme successo.
Nel 2008, si spegne all’età di 71 anni, a Parigi, nella città che gli ha sempre conferito un’immensa gratitudine per il suo grandioso lavoro.
Tutt’oggi YSL è un marchio mondiale in continua evoluzione che continua ad accompagnare l’evoluzione contemporanea della moda, infallibile ed intramontabile, come il suo creatore.