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C’era Una Volta al Cinema: Due supereroi per un regista

Matteo Sorrentino

Matteo Sorrentino

Sono una foglia trasportata dal vento. Sono un autore di romanzi, racconti e poesie, ho iniziato da piccolo. Scrivo di cinema e ne parlo continuamente.

Pubblicato il: 9 Marzo 2025
6 min lettura

Ciao a tutti, bentornati al nostro consueto appuntamento con C’era Una Volta al Cinema. Non conoscete la nostra rubrica? Vi spieghiamo subito! Ogni giorno scoviamo delle curiosità sul mondo degli audiovisivi. Non importa quale sia il genere o il medium, se è una storia che vale la pena essere raccontata noi lo faremo! A colori o in bianco e nero, al cinema o in streaming, musical o splatter, non faremo distinzioni. Dalle grandi masse alle nicchie, qua c’è tutto per tutti. Oggi ci ricollegheremo alla scorsa puntata (che potete leggere qua), raccontadovi il development hell di Spider-Man e di come questa odissea abbia portato alla nascita di un altro supereroe! Come è successo? Buttatevi nella lettura e scopritelo con noi.

Un viaggio cominciato nel 1975

La Marvel voleva un film di Spider-Man già nel lontano 1975. Due anni prima de L’incredibile Hulk con Lou Ferrigno, per intenderci. Il primo progetto stava per concretizzarsi quando, nel 1978, Roger Corman (proprio lui), decise di produrre l’opera per conto della Orion Pictures. La prima versione sarebbe dovuta essere ambientata nella guerra fredda, con il Doctor Octopus come antagonista. Come avrete capito, non vide mai la luce, poiché il fallimento di Superman III al botteghino fece scemare l’interesse per il genere e non se ne fece più niente. Nuova speranza arrivò nel 1985, quando i cugini Globus della Cannon acquistarono i diritti. I due non conoscevano minimamente il personaggio, e, credendo che fosse una specie di lupo mannaro, affidarono la sceneggiatura a Leslie Stevens, creatore di The Outer Limits. Come si rivelò questa scelta? Prima lasciatevi rapire da questa foto e attendete cinquant’anni come solo C’era Una Volta al Cinema sa fare.

C’era Una Volta al Cinema

Chi sarà mai? (è Scott Leva)

È stata la mossa vincente. Anche se non venne realizzato, la sceneggiatura fu brillante ed è la versione che è sopravvissuta fino alla fine della nostra storia nel 2002. Scherziamo! Ecco la trama: un Peter Parker, scienziato pazzo, lavora a strani esperimenti finché non si trasfoma in una tarantola gigante. Sapete chi chiamarono per dirigerlo? Ovviamente Tobe Hooper, il regista di Non aprite quella porta, che stava lavorando in contemporanea al sequel di quest’ultimo. Ma non finisce qua, perchè, proprio come C’era Una Volta al Cinema, anche questo cineasta è pieno di sorprese. Infatti, oltre ai due sopra menzionati, stava completando pure le riprese di Invaders. Purtroppo, però, a Stan Lee non piaceva affatto l’idea e bocciò tutto, chiedendo una riscrittura. Arriviamo, quindi, al 1985, dopo dieci anni, a tante idee, senza alcun risultato.

Le ultime parole famose

Stavolta va un pochino meglio e Peter Parker riceve i suoi superpoteri da un esperimento con un ciclotrone. A fargli da mentore il Doctor Octopus, che diverrà, poi, sua nemesi. Alla regia, stavolta, venne chiamato Joseph Zito, che, tra le varie cose, ha diretto Venerdì 13 – Capitolo finale (che poi ne uscirono altri sei, un crossover e un reboot, ma questa è un’altra storia). A interpretare il protagonista, invece, sarebbe stato Scott Leva (ecco chi era!), che interpretò Spider-Man per una serie di scatti pubblicitari proprio sui fumetti Marvel. Lo stesso Stan Lee decise di partecipare nei panni di J. Jonah Jameson, certo del fatto che stavolta tutto sarebbe andato bene. Venne addirittura realizzato un trailer che potete vedere qui.

C'era Una Volta al Cinema

Uno Stan Lee in ottima forma

La Cannon, però, è in crisi e riduce il budget da 20 a 7 milioni di dollari. Così Joseph Zito abbandona la regia e viene contattato Ruggero Deodato per realizzare il film. Purtroppo, però, l’arrivo del nostrano in America è fallimentare, perché trova la Cannon gia chiusa, con i diritti che vengono venduti alla Pathé Comunications. Su questa casa di produzione (che non ha nulla a che vedere con la storica Pathé francese) e sul suo fondatore, Giancarlo Parretti, ci sarebbe tantissimo da dire, ma questa è una storia per un’altra volta. Intanto passano gli anni, il progetto è ancora una volta abbandonato e se c’è una cosa che Stan Lee ha capito è che Spider-Man non deve avere nulla a che fare con il cinema horror. Così, quando un giovane Sam Raimi, forte del successo dei primi due capitoli di La Casa, si propone, viene prontamente rifiutato e additato come regista di genere.

Un regista per niente permaloso e la nascita di un nuovo eroe

Sam Raimi non si dà per vinto e si dice che se non gli lasceranno fare Spider-Man, si inventerà il suo supereroe. Così nasce Darkman, un piccolo capolavoro, prodotto dalla Universal, con non poche difficoltà. La produzione, appunto, fu molto rigida e si impose al regista obbligandolo a usare Liam Neeson come protagonista al posto di Bruce Campbell, suo migliore amico di cui vi abbiamo raccontato la storia nel primo episodio di C’era Una Volta al Cinema. Come protagonista femminile viene imposta Julia Roberts, ai tempi fidanzata proprio come Neeson, che all’ultimo abbandonò il progetto per realizzare Pretty Woman. Questo diede la possibilità a Frances McDormand di subentrare e rovinare un’altra amicizia storica. La donna, infatti, oltre a essere amica di Raimi, è anche la moglie di Joel Coen, altro cineasta indredibile, che, con suo fratello, si è guadagnato il soprannome di “Regista a due teste”. Così, scontenta dell’evoluzione del proprio personaggio e forte del rapporto confidenziale, rallenterà ulteriormente i lavori, chiedendo delle riscritture.

C'era Una Volta al Cinema

Vi siete mai sentiti in forma smagliante come Darkman?

Lo stesso montaggio del film è terribile e viene stroncato a ogni proiezione di prova. Per fortuna, però, in gran segreto, Sam Raimi, Robert Tapert (produttore) e Bob Murawski (montatore), lavorarono alla propria versione finale e la sostituirono senza comunicare nulla alla Universal, giusto 48 ore prima che venisse distribuita. Ecco che, nel 1990, nasce Darkman così come lo conosciamo. Fu un grande successo, tanto da farne altri due sequel, di cui Raimi resta solo come produttore esecutivo, e la Marvel gli chiede i diritti per poter realizzare i fumetti del supereroe, diventando uno dei rarissimi casi in cui nasce prima la pellicola e poi le vignette. Intanto, nel 1993, anche James Cameron stava realizzando la propria versione di Spider-Man, stavolta per la Carolco, con antagonista un Electro avido capitalista, affiancato dalla sua guardia del corpo Sandman. Inutile dire che fu l’ennesimo tentativo fallito, ma una cosa di quel materiale è rimasta! Arriviamo al 1999 e Sony è l’attuale proprietaria dell’Arrampicamuri, così, dopo il rifiuto di Chris Columbus, Tim Burton, Michael Bay, David Fincher, M. Night Shyamalan e tanti altri, finalmente il ruolo venne affidato al regista che ci ha regalato la trilogia che tutti noi conosciamo, iniziata nel 2002 e conclusa prematuramente nel 2007. Cosa è rimasto della versione di Cameron? Lo spararagnatele, che, da invenzione ritenuta poco credibile, divenne biologico a seguito della trasformazione di Peter Parker.

Anche questo appuntamento con C’era Una Volta al Cinema giunge al termine. Speriamo che questa storia vi sia piaciuta e vi invitiamo a scriverci qual è la versione che avreste realizzato! Stavolta ci sarebbero davvero tante altre cose da dire, come quando nel 2000, in una scena tagliata di X-Men, Spider-Man incontra i mutanti e si scusa per essere nel film sbagliato (qua la gag), quindi fateci sapere se volete altri approfondimenti. Intanto vi ricordiamo di seguirci sempre qui su Plus Magazine e sulla nostra pagina Facebook per non perdervi nessuna novità.

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