Il congedo di Francesco
Andrea Maria Labruna
Autore di +Plus! Magazine
La settimana in albis si apre con la morte del Papa. Il congedo di Francesco dalla vita terrena ci induce ad interrogarsi sulla sua eredità.
“Papa Francesco è tornato alla casa del Padre”, le principali agenzie giornalistiche italiane ed internazionali aprono il lunedì dell’Angelo riportando il breve comunicato della sala stampa vaticana, la notizia getta nello sconforto credenti e non credenti. Proprio quando le ultime uscite pubbliche del Santo Padre lasciavano presagire per il meglio, arriva la notizia che molte persone non avrebbero voluto mai ricevere.
Il pontificato di Papa Francesco, durato dodici anni è stato contraddistinto, almeno negli intenti da un forte spirito di rinnovamento, di apertura nei confronti di tutti coloro che si sentivano lontani e non rappresentati dalla Chiesa, o in particolar modo dalle gerarchie più alte di questa istituzione plurimillenaria a causa delle divergenze di pensiero con la sua dottrina, o di chi si è allontanato da essa a causa dei troppi scandali che l’hanno vista coinvolta a vario titolo, altro capitolo molto importante nei suoi dodici anni di regno è stato il continuo dell’operazione di pulizia all’interno degli ambienti vaticani, opera già iniziata dal suo predecessore Benedetto XVI.
Jorge Mario Bergoglio, questo il nome del defunto Pontefice è sempre stato considerato un esponente del ramo riformista della Chiesa Cattolica, e la scelta di prendere il nome del poverello di Assisi non è stata affatto casuale. il suo operato nel corso della sua carriera ecclesiastica è sempre stato contraddistinto da un’adesione ai “temi di sinistra” quali la vicinanza ai poveri e ai detenuti, la difesa del Creato, la lotta ai privilegi ecclesiastici, accoglienza dei migranti, la pace tra i popoli, importante è stata la vicinanza alla causa palestinese, ed è imbarazzante a tal proposito che Israele abbia deciso di rimuovere il messaggio di cordoglio nei suoi confronti.
Come per tutte le guide spirituali ha diviso le schiere tra fervidi sostenitori ed accaniti oppositori, questi ultimi in particolare lo hanno accusato di essere un impostore ed un vero e proprio eretico a addirittura uno scismatico per via delle sue posizioni in tema di dottrina e governo della Chiesa, non riconoscendo la sua autorità papale, altri come Pietro Orlandi, fratello Emanuela, cittadina vaticana scomparsa nel nulla nel lontano 1983, e sulla cui sorte pesa anche l’interferenza di qualche esponente di spicco della Curia romana, che speravano in una risposta chiara su questo spiacevole episodio non hanno trovato di tutto ciò.
Fatto sta che seppur nelle intenzioni e nelle sue manifestazioni di pensiero si intravedeva un segno di cambiamento radicale, nella realtà dei fatti, almeno in tema di dottrina il Santo Padre ha mantenuto un atteggiamento molto tradizionale su temi quali l’aborto, il fine vita, contraccezione ed omogenitorialità, spegnendo gli entusiasmi da parte di tutti coloro che si aspettavano un cambiamento radicale che avrebbe rappresentato la storia.
Cari lettori di Plus Magazine, il congedo di Francesco ha rappresentato uno shock per tutti, e la domanda più frequente è quella su chi sarà il suo successore, chi vi piacerebbe maggiormente, un Papa che mantenga lo stesso atteggiamento con le folle o una figura più riservata?