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Il metabolismo, gestione e pratiche

Giuseppe Manfra

Giuseppe Manfra

Autore di +Plus! Magazine

Pubblicato il: 25 Aprile 2025
4 min lettura

Per comprendere il metabolismo, gestione e pratiche gli studiosi si interrogano sui tanti settori ed elementi che possono aiutare a comprenderne meglio i suoi meccanismi.

Come aumentare il metabolismo naturalmente?

Eccesso di colesterolo, diabete o ipertensione? Oltre ai trattamenti allopatici, l’alimentazione, lo yoga, il qi gong o il tai chi possono avere un effetto positivo sul vostro equilibrio metabolico. Quali soluzioni naturali scegliere per equilibrare il suo metabolismo? Le risposte degli esperti.

Il metabolismo è un sistema complesso che rappresenta i vari processi dell’organismo che permettono di convertire gli alimenti in carburante (digestione degli alimenti, assimilazione dei nutrienti, produzione e stoccaggio di energia), ovvero è la capacità del nostro corpo di trasformare le calorie in energia per preservare le nostre funzioni vitali.

Il metabolismo, gestione

Il metabolismo è responsabile per la forma fisica, il peso, la velocità di invecchiamento e perfino l’umore, così un buon equilibrio metabolico è indispensabile per rimanere in buona salute. Una disfunzione del metabolismo può causare gravi malattie come diabete, ipertensione, obesità o sindrome metabolica.

I ricercatori continuano ad acquisire nuove conoscenze sui fattori che lo influenzano, come l’alimentazione, l’esercizio fisico e gli ormoni. Altri metodi naturali possono agire positivamente sul metabolismo. Facciamo il punto.

Colesterolo cattivo: un riequilibrio dell’alimentazione e dei composti vegetali in quanto anche se non sostituiscono i farmaci, alcuni composti vegetali si sono dimostrati funzionali, per migliorare il metabolismo nei casi in cui la dieta da sola non basta.

Il metabolismo, gestione

Gomma di guar, avena, ispaghul, sono raccomandati.

«Un apporto di 2 g al giorno su diversi mesi di fitosteroli diminuisce del 10% circa il colesterolo LDL (il ‘cattivo’ colesterolo)», riferisce il Professor Luc Cynober, ex PU-PH, capo del reparto di biochimica all’ospedale Cochin e professore onorario di nutrizione, «ma è controindicato se non si ha un eccesso di colesterolo e potenzialmente pericoloso per i bambini e le donne incinte».

Gomma di guar, avena, ispaghul sono da raccomandare. «Le fibre idrosolubili assorbono il colesterolo alimentare, da cui la loro azione ipocolesterolemizzante», commenta il dottor Jean-Michel Morel, medico generico fitoterapista. Quest’ultimo raccomanda, per l’ispaghul per esempio, 2 cucchiai di caffè al giorno, mescolati con muesli.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la Federazione di Cardiologia raccomanda un basso apporto di grassi saturi. Al contrario i grassi sono consumati principalmente sotto forma di grassi insaturi, in particolare l’olio d’oliva (e di colza); un’alimentazione molto ricca di verdure e frutta; consumo di carne principalmente sotto forma di pollame, poca carne rossa e salumi; un consumo regolare di pesce e prodotti del mare; un uso abbastanza regolare di legumi.

Ancora, il lievito di riso rosso che contiene statine naturali contro il colesterolo. Si tratta di una muffa di colore rosso coltivata sul riso e utilizzata in numerosi integratori alimentari che rivendica il mantenimento di un colesterolo nel sangue a un livello normale.

Il metabolismo, gestione

Promettente dal punto di vista scientifico, questo prodotto, che contiene statine naturali, lo sarebbe anche sul campo. «Dà ottimi risultati nei pazienti ‘rispondenti’, ai quali lo prescrivo per lunghe durate alla dose di 600 mg/giorno», dice il dottor Morel.

Tuttavia, non è privo di effetti collaterali. Può infatti causare dolori muscolari in alcune persone molto sensibili alle statine. Nel 2014, l’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro) ha pubblicato un avvertimento contro gli effetti collaterali soprattutto lesioni muscolari ed epatiche.

Inoltre, gli integratori alimentari di lievito di riso rosso non devono essere utilizzati dai pazienti trattati con farmaci a base di statine e da quelli detti «intolleranti alle statine». Non devono essere consumati dalle donne in gravidanza e in allattamento, dai bambini e dagli adolescenti, dai soggetti di età superiore ai 70 anni o affetti da determinate patologie, né dai forti consumatori di pompelmo.

Il nostro consiglio per i lettori di Plus Magazine è sempre quello di rivolgersi a specialisti del settore.

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