+Plus! Magazine

Pablo Picasso: il genio della modernità.

Fortuna Addivinola

Fortuna Addivinola

Autore di +Plus! Magazine

Pubblicato il: 15 Febbraio 2025
5 min lettura

Pablo Picasso, nasce a Malaga, in Spagna nel 1881; probabilmente uno degli artisti più influenti e riconosciuti del XX secolo.

Maggiormente conosciuto come il fondatore del Cubismo, insieme al suo amico e collega Georges Braque, egli non si è limitato a questo movimento, ma ciò che distingue la sua arte è proprio la poliedricità del suo stile e delle opere che esegue.

La sua carriera, ricca ed intensa, gli ha consentito non solo di creare opere d’arte, ma di trasformare e rimodulare profondamente il sistema dell’arte stesso. Le sue opere non si limitano a semplici dipinti o sculture, ma rappresentano autentiche denunce sociali, espressioni di ribellione che diventano il richiamo di una libertà espressiva e concettuale, volta a stabilire nuovi orizzonti visivi.

Nel 1900, compie il suo primo viaggio a Parigi, che gli consente di entrare in contatto con importanti personalità artistiche. Il suo stile pittorico iniziale è fortemente influenzato da un profondo sentimento di malinconia, scaturito dalla perdita di un suo caro amico.

Il Periodo Blu (1901-1903): è caratterizzato da dipinti in cui predominano colori monocromatici, che variano attraverso diverse tonalità di blu. I soggetti delle sue opere sono principalmente figure povere ed emarginate, con tele che si contraddistinguono per un forte realismo e un profondo senso di angoscia e di abbandono nei confronti del genere umano.

A partire dal 1904 le opere di Picasso iniziano gradualmente a schiarirsi, la tavolozza perde di intensità monocromatica, i toni si scaldano e iniziano ad accostarsi verso le tonalità del rosa e dell’arancio; un cambio di rotta senza dubbio sancito dal suo trasferimento definitivo nella città di Parigi. 

Il Periodo Rosa (1904-1906): i soggetti scelti dall’artista continuano ad essere prevalentemente gli emarginati, ma la differenza risiede nel fatto che vengono raffigurati con toni caldi, rispetto ai precedenti toni freddi. Tra le figure rappresentate, troviamo saltimbanchi e giocolieri. L’intenzione dell’artista è quella di ritrarre l’artista stesso, che vive in uno stato di isolamento ed emarginazione a causa di una società borghese che risulta essere ancora troppo retrograda.

Anche il Periodo Rosa ha una durata relativamente breve, il 1907 è un anno fondamentale, poiché segna l’inizio dell’arte per cui Picasso sarà per sempre ricordato: l’inizio del Periodo Cubista. Il Periodo Cubista si articola in diverse fasi, ognuna delle quali contraddistinta da eventi significativi o da nuove sperimentazioni artistiche.

Il Periodo Cubista nasce sotto l’influenza determinante di un altro grande artista, Paul Cézanne, la cui arte era caratterizzata da esplicite scomposizioni geometriche. La peculiarità di Cézanne risiedeva nel suo modo di trattare la natura, rappresentandola attraverso forme geometriche fondamentali come il cilindro, il cono e la sfera. È proprio da questa visione che Picasso orienta il suo nuovo modo di dipingere.

Il Cubismo si distingue per una netta geometrizzazione delle figure in cui il dato figurativo cede gradualmente il passo a un linguaggio astratto e schematico. I colori utilizzati sono spesso monocromatici o, al contrario, forti e brillanti. Sulle tele vengono espressi i principi geometrici fondamentali che diventano gli elementi portanti degli artisti.

Uno dei dipinti più celebri della prima fase cubista è sicuramente Les Damoiselles D’Avignon; l’opera, realizzata tra il 1906 e il 1907, è il frutto di numerosi disegni preparatori. Vengono ritratte cinque donne, ma rappresentate in modo radicalmente diverso rispetto alla tradizionale iconografia femminile. I volumi e gli spazi invadono la tela, mentre le figure delle donne vengono ridotte a forme quasi astratte, con angoli spigolosi. I volti, invece, sono fortemente influenzati dall’arte primitiva e africana, conferendo all’opera un aspetto del tutto innovativo.

Il Cubismo successivamente si suddivide in Cubismo Primitivo (1907-1909), Cubismo Analitico (1909-1911) e Cubismo Sintetico (1911-1916), periodi ricchi di cambiamenti, sfaccettature e crescite artistiche e culturali.

L’arte, si evolve sempre in concomitanza con gli eventi sociali e politici, e, a sua volta, tali eventi influenzano gli artisti. Questi ultimi, in base a ciò che vivono e subiscono, vengono inevitabilmente condizionati, esprimendo nelle loro opere le reazioni, le riflessioni e le emozioni generate dalle trasformazioni sociali e politiche del loro tempo.

L’influenza maggiore che segna le tele di Pablo Picasso è senza dubbio determinata dalla guerra. La guerra diventa, infatti, la principale protagonista delle sue opere, assumendo il ruolo di una denuncia sociale dei periodi tragici vissuti dalla comunità e da chiunque stesse attraversando quei momenti di sofferenza e devastazione. Picasso, attraverso la sua arte, trasmette il dolore e l’angoscia derivanti da tali esperienze, rendendo la guerra un tema centrale e universale nelle sue composizioni.

Tra le opere che ebbero maggiore impatto e che trattano questi temi, troviamo Guernica. L’opera realizzata nel 1937 diventa la voce dell’artista che denuncia le atrocità della guerra civile spagnola.

La vita di Pablo Picasso è contrassegnata da momenti straordinari; la sua personalità, tanto sotto il profilo umano quanto artistico, ha rivoluzionato ogni forma di espressione artistica. Con la sua straordinaria creatività, ha dato vita ad un’arte che sembra provenire da epoche future, anticipando in modo indiscusso una modernità che va ben oltre il suo tempo.

Tag correlati: arteCubismoPablo Picasso
Condividi l'articolo: